Maglie. Nonostante l'isolamento dalla rete telefonica dal maggio 2010, la società esige ugualmente il pagamento del canone
Decine di famiglie abitano la zona rurale della Contrada Policarita.
I cittadini risiedono in case sparse, in un'area caratterizzata dall'isolamento e dalla insicurezza. Dal maggio del 2010, gli utenti sono staccati dalla rete di telefonia fissa.
Telecom Italia, dopo alcuni mesi, ha indirizzato una lettera, che li informava sulle ragioni del disservizio. Vi è un guasto della rete, che i tecnici non sono ancora riusciti a risolvere.
La spiegazione suona non esime dalle proprie responsabilità l’azienda telefonica. Infatti, il gestore della rete di telefonia fissa ha l’obbligo contrattuale di provvedere alla riparazione dei guasti in tempi rapidissimi.
Così prevede il contratto di servizio, il documento che regola i rapporti tra gli utenti e l'azienda, con l’approvazione del Garante per le telecomunicazioni, secondo il quale le riparazioni devono essere compiute entro due giorni dalla segnalazione.
Nel caso contrario, agli utenti è dovuto un risarcimento forfettario per ogni giorno di ritardo. I residenti della Contrada Policarita attendono le riparazioni da circa duecento giorni. Al danno dell’isolamento dalla rete è seguita la beffa. Telecom ha sollecitato gli utenti a pagare il canone ed altri servizi, non forniti, ripetiamo, da oltre sei mesi. Per questa ragione, molti cittadini, hanno contattato il procuratore dei cittadini della sede magliese di Cittadinanzattiva. Dinanzi al Corecom ed eventualmente anche davanti alla autorità giudiziaria chiederà a Telecom Italia di ripristinare al più presto il servizio e di risarcire il danno subito dai consumatori. Per eventuali informazioni e tutela è possibile contattare il Procuratore dei cittadini di Maglie di Cittadinanzattiva, al numero 3478333799.