Via Brenta e il perchè del no di Perrone alla proposta di Selma

Lecce. La consigliera Mariano (Io Sud) interroga il sindaco che si oppose a una offerta di transazione di 4 milioni di euro da Selmabipiemme, a cui il Comune non paga da un anno le rate del leasing. Inatnto domani gli imputati del processo per l'affaire di via Brenta, saranno di fronte al gup

Francesca Mariano, consigliera comunale di Lecce (Io Sud), interroga il sindaco Paolo Perrone sull'annosa questione di via Brenta, i cui palazzi oggetto della vicenda (sede del tribunale civile di Lecce), sono di proprietà di Selmabipiemme (costituitasi parte civile nel procedimento posto all’attenzione della magistratura penale). La società milanese ha chiesto i danni al Comune per le rate del leasing che non vengono pagate da più di un anno, per un totale di circa tre milioni di euro, a partire dall’agosto del 2009. L’amministrazione comunale dovrà quindi rispondere in ordine alla domanda di risarcimento danni. Ricostruendo i fatti, la consigliera ricorda che, alcuni mesi fa, la Selmabipiemme propose al Comune di Lecce una transazione pari a 4.5 milioni di euro circa (come ribadito dall’avv. Oreste Dominioni, legale di Selmabipiemme) con l’obiettivo di mettere la parola fine alla vicenda. In risposta, il legale incaricato dal sindaco, avv. Angelo Carlo Pelosi, consigliò al primo cittadino di accettare la proposta. Di fronte al rifiuto di Perrone alla transazione, la Mariano chiede perchè “l’amministrazione non abbia inteso transigere e con quali valutazioni e di chi, atteso che non vi è traccia di un indirizzo della giunta; come mai la giunta ha pubblicato un Avviso Pubblico per la ricerca di un immobile da adibire a sede degli Uffici Giudiziari nonostante la Commissione Mandamentale di Manutenzione degli Uffici Giudiziari si fosse espressa sulla validità della localizzazione e, infine, chi è il responsabile del procedimento. Intanto, è attesa per domani la prima udienza davanti al gup Maurizio Saso che dovrà decidere se gli undici indagati per la “truffa colossale”, come l'ha definita il Gip Ercole Aprile nell'ordinanza di custodia cautelare dell'ottobre scorso, andranno alla sbarra. Per approfondimenti, cliccare qui

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