Denunciate criticità sulla procedura di affidamento operata dal Comune in favore del Consorzio Cogei. Per i consiglieri, i fatti sono connotati da un chiaro profilo di “illiceità di natura penale e contabile”
Con un esposto presentato presso la Procura di Lecce, i consiglieri di minoranza ugentini (Cavalera, Gianfreda e Corvaglia del Pd, Minenna del Pdci, Coppola dell'Idv e Giannuzzi dell'Udc) denunciano e pongono all'attenzione dell'Autorità giudiziaria alcune criticità riguardanti la procedura di affidamento e gestione del servizio di Igiene Urbana, operato dal Comune di Ugento in favore del Consorzio Cogei. Secondo il loro parere, i fatti sono connotati da un chiaro profilo di “illiceità di natura penale e contabile”. La denuncia, in realtà, approda in Consiglio comunale, già durante lo scorso mese di maggio: la ditta Cogei non avrebbe ottemperato a tutti gli obblighi contrattuali. Il motivo di tali inadempienze lo riferisce direttamente il Consorzio in un a letterae il consigliere Luigi Corvaglia ne dà lettura in aula. Nella missiva inviata, Cogei spiega quanti e quali “extra” sia costretta a fare. Mansioni e servizi non previsti dal capitolato d’appalto. Una serie di surplus imposti da “presunti tecnici comunali” che danno indicazioni per la pulizia della pineta comunale e per la raccolta dei rifiuti derivanti dalla pulizia di alcuni stabilimenti balneari dati in concessione. Accuse che lasciano intendere una gestione della cosa pubblica per fini privati, e uno scenario in cui il posto di lavoro privato viene gestito dall’amministratore pubblico, che mantiene sul cittadino un potere derivante dal ricatto occupazionale. Quando non sia addirittura un potere che genera voto di scambio. Nello specifico, ci sono, da parte di Cogei, obblighi, disattesi, in merito a svariate questioni, come: – comunicare al Comune la relazione tecnica settimanale sull’organizzazione dei servizi giornalieri, modello Gos. E ciò sarebbe stato sufficiente per la risoluzione del contratto. -provvedere a garantire un servizio di pronto intervento giornaliero per fronteggiare eventi eccezionali. – redigere, entro e non oltre 180 giorni dall’attivazione del servizio, la bozza della carta dei servizi – trasmettere mensilmente all’ente appaltante, allegando la fattura dei corrispettivi, il report delle segnalazioni e delle richieste di intervento articolate per numero e tipo – raggiungere gli obiettivi minimi di raccolta differenziata, previsti sia dal progetto, sia dalle vigenti disposizioni di Legge – pagare i costi di smaltimento dei rifiuti residui delle operazioni di valorizzazione, della raccolta differenziata. – effettuare la manutenzione sia ordinaria che straordinaria di tutti i cassonetti, mezzi, attrezzature e dei servizi in genere utilizzati per gli espletamenti previsti nel Pog- Siu, che sarebbe il progetto dei servizi, per tutto quello che riguarda l’igiene urbana. È nel progetto-offerta della ditta stessa – fornire, a circa il 20% delle utenze, un contenitore speciale, chiamato composter, al fine di favorire il compostaggio domestico della frazione organica dei rifiuti e ridurre ulteriormente in conferimento in discarica. Sono state distribuite alcune compostiere, non tutte quelle previste, e sempre su pressione costante del Comune. – posizionare, presso le utenze commerciali di significativa superficie espositiva (Sidis, Standa, Eurospin, Lidl, MD, etc. etc.) in considerazione di un elevato conferimento dei cartoni, idonei contenitori, tipo containers, scarrabili, chiusi; contenitori per la raccolta degli abiti usati; contenitori per la raccolta differenziata delle frazioni riciclabili dei rifiuti: carta, plastica, vetro, alluminio, durante le feste o le fiere; contenitori per la raccolta differenziata passiva nelle aree adibite a mercato settimanale – distribuire a bancarellisti dei mercati settimanali e fiere in genere, dei bustoni trasparenti in plastica per il conferimento monomateriale delle frazioni riciclabili dei rifiuti prodotti in tali aree. – utilizzare soluzioni disinfettanti, con il placet della Asl, in occasione del lavaggio e disinfezione di strade, piazze, aree adibite a fiere– mercato o mercati settimanali; effettuare la pulizia, il lavaggio, la disinfezione e la deodorizzazione dei bagni pubblici; pulire le superficie murarie degli edifici da pulviscolo, scritte, affissioni non autorizzate; delimitare le piazzole dei cassonetti dei rifiuti solidi urbani e della raccolta differenziata passiva con segnaletica orizzontale e, laddove possibile, con dissuasori; effettuare la pulizia periodica di fontane e fontanelle pubbliche, di gallerie e monumenti pubblici. – attivare un numero verde gratuito a servizio dell’utenza. Dal 2006 a ottobre 2009 è stato attivato un numero a ripartizione, spacciato per gratuito. In seguito a un esposto all’autorità garante della concorrenza, praticamente la ditta è stata condannata. Il costo della telefonata si divideva fra la ditta e i cittadini. – utilizzare mezzi nuovi o al massimo con data di immatricolazione non superiore a 24 mesi al momento dell’attivazione del servizio. A vederli, alcuni non sembravano che fossero parecchio nuovi. – lavare i mezzi adibiti al trasporto dei rifiuti solidi urbani – effettuare i seguenti interventi di sanificazione ambientale, come previsto nel progetto offerta: 8 di disinfezione, 8 di disinfestazione, 8 di derattizzazione, indicando, per ogni giorno di trattamento, l’intervento previsto: antialare, antilarvale, disinfettante, derattizzazione, per un totale di n. 24 interventi per ogni anno solare. Gli interventi fatti da Cogei per ogni anno sono solo 8. Il Consorzio obietta che per ognuno degli 8 interventi, sono 6 ore per lavoro a notte. Ma è falso, ribadisce il consigliere: “A parte che tali servizi dovevano essere effettuati singolarmente e in maniera accurata, non si comprende come ci sia riuscita, visto il tempo limitato e la vastità del territorio di Ugento. In questa maniera la ditta ha risparmiato 16 interventi per ogni anno. Per 5 anni, fanno 80 interventi”. La domanda diventa allora lecita. Se tanti impegni sono stati disattesi, perché, il contratto non è stato rescisso? Eppure le violazioni sono evidenti e implicano automaticamente la risoluzione degli accordi. Nella risposta di Cogei si dice testualmente: “Per quanto riguarda gli ipotetici disservizi, le cause vanno ricercate nelle continue intromissioni e condizionamenti nell’ambito della gestione del nostro sistema operativo, che la vostra amministrazione esercita sistematicamente. Ovvero: il mancato posizionamento dei trespoli nel centro storico, le continue e estenuanti modifiche e cambiamenti ai servizi e all’utilizzo del personale assunto per i lavoratori stagionali; allo spostamento continuo dei cassonetti posizionati lungo le strade cittadine, con spreco di risorse a discapito del servizio, al condizionamento delle scelte del personale assunto, alla continua immissione di elementi estranei al nostro sistema organizzativo”. E poi stila un elenco, indicando “nuovi cassonetti, non di nostra proprietà, posizionati nel perimetro di raccolta degli ambiti serviti di questo concessionario; specifiche disposizioni date da presunti collaboratori tecnici del Comune di Ugento di depositare rifiuti derivanti dalla pulizie delle spiagge date in concessione agli stabilimenti balneari nei cassonetti dei rifiuti solidi urbani; ulteriore raccolta dei rifiuti solidi urbani accumulati nelle zone con pinete e vicino ai cassonetti, derivanti dalla pulizia delle spiagge”. Sulla base di quanto esposto, i consiglieri ritengono che il Comune di Ugento abbia “taciuto” sulle inadempienze del Consorzio Cogei consentendo allo stesso di incassare denaro a fronte di servizi puntualmente disattesi, forse in virtù del fatto che l’amministrazione avrebbe ricambiato con l’assunzione di personale dipendente in base a vere e proprie “esigenze di partito”, senza tenere conto di chi avesse realmente bisogno di trovare un’occupazione. Al danno di natura erariale per il Comune corrispondono benefici per il Consorzio Cogei. I consiglieri, pertanto, sporgono denuncia/querela nei confronti dei soggetti interessati.
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