Chiusa azienda salentina che produce farina, il cui valore ammonta a 1 milione e 500mila euro. I Nas mettono i sigilli.
Ratti, sporcizia sotto gli scaffali e gli attrezzi, vecchi elettrodomestici non più in uso divenuti ricettacolo di polvere e sudiciume, un totale stato di abbandono privo delle più elementari norme igieniche. E’ questo lo scenario allarmante che si è presentato, nel corso di un sopralluogo eseguito nei giorni scorsi, ai carabinieri del Nas (Nuclei antisofisticazioni e sanità) di Lecce nei locali di un’industria molitoria del capoluogo salentino. I controlli sono stati eseguiti nel corso di uno specifico servizio finalizzato alla verifica dell'osservanza delle norme igienico-sanitarie e di accertamenti mirati a garantire l’immissione in commercio di prodotti idonei al consumo umano, che i militari dell’Arma stanno svolgendo presso varie attività presenti in tutto il territorio. Il dato più preoccupante è sicuramente la presenza di roditori, in alcuni casi anche morti, in prossimità dei luoghi in cui si produce e viene deposita la farina prima di essere venduta. Si tratta, secondo quanto si è appreso da fonti investigative, di farine per lo più destinate al mercato dei mangimi per animali, anche se non è escluso un loro utilizzo in altri prodotti. Proprio i depositi erano in pessime condizioni igienico sanitarie e strutturali, il tutto a scapito della salute di eventuali consumatori. Le immagini raccolte nel corso dell’ispezione evidenziano in maniera inequivocabile come i topi fossero ormai abituati a cibarsi proprio delle farine prodotte, che saranno poi analizzate per evidenziare l’eventuale presenza di feci o di altri parassiti. Gli uomini del Nas hanno inoltre costatato la mancanza di attuazione del piano di controllo alimentare. Lo stabilimento industriale, il cui valore ammonta a circa un milione e mezzo di euro, è stato quindi chiuso e sottoposto a sequestro. Il provvedimento è stato notificato, per le specifiche competenze, anche al magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica, Donatina Buffelli e la Camera di Commercio di Lecce. A quest’ultima spetta, infatti, nell’ambito dell’applicazione di una corretta politica di tutela dei consumatori, l’attività di vigilanza sull’applicazione della legge 31.07.1956, n. 1002 in materia di panificazione, e gli incarichi ispettivi sull’industria molitoria e sui pastifici.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding