L’assemblea riunitasi ieri sera, lo ha eletto presidente all’unanimità. Le priorità saranno lavoro, formazione, ricerca e sviluppo
Trentanove anni, sposato, Antonio Scarlino è vice presidente operativo del Salumificio Scarlino srl, secondo produttore italiano di wurstel e presidente e amministratore delegato della Wommy srl, la nuova società per lo sviluppo in franchising, in tutta Europa, di una originale flotta di Ape car per la vendita di hot dog e beverage. Inoltre, Scarlino è past president dei Giovani Imprenditori di Federalimentare e componente di giunta della stessa e presidente del Consorzio Energetico Salentino. Laureato in Economia e commercio all'Università di Modena, ha lavorato due anni nella direzione marketing di Unilever, prima del definitivo rientro nella azienda di famiglia. Nel ringraziare i presenti, Antonio Scarlino, nel corso dell’assemblea dei Giovani, ha rammentato la figura del padre Tommaso, fondatore dell’azienda, uomo che credeva nei valori sani della famiglia e dell’etica nel lavoro, al quale ha dedicato questa sua elezione: “con la speranza di saper gestire un importante e qualificato Gruppo Giovani come il nostro e poter raccontare in futuro una bellissima esperienza di lavoro in team – ha detto Scarlino – permettetemi di dedicare l’opportunità che mi offrite a mio padre”. Il presidente Scarlino ha, poi, aggiunto: “Sono consapevole di essere stato chiamato a guidare i Giovani Imprenditori di Lecce in un momento molto delicato dell’economia territoriale. Sono convinto, però, che proprio dalle nuove leve, da un modo nuovo, giovane e competitivo di fare impresa possano venir fuori le idee migliori per ricominciare a guardare con serenità al futuro. I Giovani, come classe dirigente del territorio possono e vogliono assicurare il proprio contributo di visione, qualità e dinamismo a chi avrà la responsabilità di governare nei prossimi anni”. “Raccolgo – continua Scarlino – un’eredità importante, quella del past president Vincenzo Portaccio, al quale mi legano affetto, stima ed amicizia e che ringrazio per quanto ha fatto insieme a tutti noi, per il suo impegno e gli sforzi continui nel tenerci uniti. Sono certo che anche grazie al suo esempio, con la squadra forte che mi affiancherà, riusciremo ad emulare e, mi auguro, migliorare i suoi risultati”. Nella stessa seduta, sono stati eletti, componenti del Consiglio direttivo dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lecce: Angela Morelli, Armafer srl; Francesco Musca, Saicar Spa; Rosalba Palazzo, Duriplastic srl; Federica Scorza, Gruppo Ses; Veronica Terragno, Studio Terragno srl; Francesco Torchetti, Torchetti Cucine snc. Dopo l’elezione, Antonio Scarlino ha illustrato le priorità che intende perseguire nel corso del suo mandato, partendo dalla considerazione che la crisi economica è, oggi, a tutti gli effetti, un’imperdibile occasione per rifocalizzare le priorità e aggiornare le agende di tutti gli attori dello sviluppo del territorio. “Orientamento alla formazione e al lavoro; università, ricerca e innovazione a 360 gradi; partnership; Salento digitale e internazionale; rispetto dell’ambiente; attenzione alla legalità ed all’etica; valorizzazione dei talenti e capacità di attrazione di investimenti; promozione strategica dell’economia locale; turismo di qualità; Salento calamita dei creativi e dei talenti a livello internazionale, sono le direttrici sulle quali verterà l’azione dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lecce nei prossimi due anni – spiega Scarlino”. Su questi temi c’è bisogno di un confronto sereno e costruttivo con tutti i rappresentanti del mondo istituzionale, economico, sociale e culturale, al fine di raggiungere un modus operandi condiviso ed una visione comune del Salento laborioso del futuro. “Come Giovani Imprenditori – conclude Scarlino – siamo naturalmente portatori di un bisogno di modernità, vogliamo precorrere il domani, cercando di formulare idee e progetti per una politica territoriale capace di stare al passo del dinamismo globale”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding