Rifiuti pericolosi fra gli ulivi. Area sotto sequestro

Melendugno. Il responsabile è stato denunciato per il reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”

I finanzieri della Compagnia di Otranto hanno individuato nel Comune di Meledugno – agro di Borgagne, su un’area dell’estensione di circa 1.000 mq, destinata alla coltivazione di olivi, vari rifiuti altamente pericolosi. In particolare, sono state rinvenute varie carcasse di autoveicoli e motocicli con parti meccaniche, pneumatici, parti elettriche e batterie, alcune lastre di eternit; altri pneumatici provvisti di cerchio depositati sul terreno; uno scafo in resina; un cassone depositato per terra, contenente materiale ferroso, bidoni in ferro e plastica. I successivi accertamenti, presso l’Ufficio Tecnico del luogo, hanno permesso di appurare che tutta la gestione del terreno, nonché del deposito dei rifiuti ivi depositati, era a cura del padre della proprietaria dello stesso terreno. La sola area, occupata dai rifiuti, per complessivi 204 mq, destinata a discarica a cielo aperto, è stata sottoposta a sequestro. Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per il reato di cui all’art. 256 del Decreto Legislativo nr. 152/2006 “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”. Dall' inizio dell'anno il Comando Provinciale di Lecce ha sottoposto a sequestro, nell' intera provincia, oltre 1.900.000 chilogrammi di rifiuti industriali con la denuncia di 26 persone per reati concernenti l'inquinamento ambientale.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment