Lecce. Dal 2001 al 2009, l'impresa ha beneficiato di vantaggi economici sulla base di costi mai sostenuti
Una recente attività ispettiva delle Fiamme Gialle di Lecce ha portato alla luce una società del capoluogo, operante nel settore dell’informatica, che ha abbattuto i propri ricavi attraverso l’annotazione in contabilità di “fatture false” emesse da fornitori nazionali ed esteri. Dal 2001 al 2009, la società, attraverso l’annotazione di fatture per operazioni inesistenti, ha beneficiato di un considerevole vantaggio economico sulla base di costi mai, di fatto, sostenuti, deducendo indebitamente dai propri ricavi un importo di circa un milione e 400 mila euro con una evasione di tributi per oltre 400 mila euro. Il legale rappresentante dell’impresa, oltre a dover restituire al fisco quanto indebitamente trattenuto, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per frode fiscale.
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