Giustizia: prioritaria la riforma della legge ordinaria

Il coordinatore regionale dell’Udc, on. Angelo Sanza, si è espresso questa mattina a Bari per le giornate sulla riforma della giustizia, a margine dell’intervista dell’on. Fini

L’amministrazione della giustizia in Italia viene avvertita dai cittadini come distante ed incapace di contribuire al processo civile. La lentezza dei processi e l’imprevedibilità del giudicato sono le cause fondamentali che contraddistinguono i diritti individuali, compromettono il buon andamento dell’economia e finiscono per sfociare nella irragionevolezza. Riformare la giustizia deve significare innanzitutto ottenere giudizi più rapidi attraverso una robusta razionalizzazione del sistema e rendere maggiormente prevedibili le conseguenze giuridiche dei comportamenti dei cittadini. L’attuale irragionevole durata dei processi è determinata da una pluralità di fattori su cui bisogna agire congiuntamente. La necessaria svolta sul piano organizzativo, tuttavia, non può essere di per sé sufficiente a risolvere le forti criticità presenti. Per noi oggi resta prioritaria la riforma della legge ordinaria. Siamo inoltre in forte dissenso sull’ipotesi della separazione delle carriere e dei CSM. Sul Lodo Alfano potremmo convenire solo se sarà definitiva la fine della guerra tra Berlusconi e la magistratura. On. Angelo Sanza Coordinatore regionale Udc – Puglia

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