Dal 17 al 21 ottobre ventisette aziende pugliesi al prestigioso Salone francese con Regione e Unioncamere
Ci sarà anche un pezzo di Puglia tra i cinquemila e seicento espositori al “Salon International de l'Agroalimentaire”, in programma a Parigi dal 17 al 21 ottobre prossimi. Sono ventisette, infatti, le aziende pugliesi, rappresentative dei vari settori produttivi del food, che parteciperanno alla prestigiosa “vetrina” del mercato mondiale alimentare che riunisce in un solo luogo gli industriali di 19 settori prodotto e filiere alimentari, 5.600 espositori, di cui il 58% di origine internazionale, provenienti da 105 Paesi e 150 mila visitatori previsti (da ben 185 Paesi). Le imprese pugliesi, la cui partecipazione è organizzata e sostenuta dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e da Unioncamere Puglia, saranno organizzate in sezioni di produzione, all’interno dei diversi padiglioni organizzati dall’Ice nelle varie Hall del Parc d’Expositions de Paris-Nord Villepinte. “La dimensione internazionale dell’evento – dichiara l’assessore Dario Stefàno – rappresenta una grande opportunità per le aziende del nostro agroalimentare che vogliono aprirsi ai mercati esteri e ottimizzare il proprio network professionale per trovare nuovi partner provenienti da Europa, America, Africa o Asia. Il Sial rappresenta il più grande incontro professionale agroalimentare mondiale, poiché riunisce tutti gli operatori del mercato, provenienti dai settori della distribuzione, della ristorazione fuori casa, dell’import – export e dell’industria. Il periodo particolarmente delicato che stiamo vivendo ci chiama alla responsabilità di mettere in campo ogni azione utile per accompagnare i nostri imprenditori in questo percorso, nel quale tutti siamo impegnati, verso l’innovazione e la competitività. La presenza delle nostre imprese, che presenteranno i nostri prodotti di punta, va letto anche in questa chiave”. I riflettori del Sial, infatti, saranno puntati anche sulle nuove tendenze, sulla evoluzione dei mercati e la scoperta di nuovi prodotti. “La partecipazione al Sial – spiega Luigi Farace, presidente di Unioncamere Puglia che al Salone sarà rappresentata dal vice presidente Eliseo Zanasi – è frutto di una efficiente intesa operativa con l’assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, che sta consentendo alle aziende pugliesi di essere presenti ai più importanti eventi fieristici nazionali ed internazionali. Per le nostre pugliesi è una grande opportunità e per Unioncamere Puglia, a livello istituzionale, è un’occasione importante per far sentire il proprio supporto e contribuire concretamente a sostenere l’export regionale. C’è bisogno di dar fiato alla competitività del manifatturiero sui mercati esteri ed in particolare su quello europeo. Le iniziative promozionali hanno quindi la loro importanza, soprattutto se riferite ad eventi-vetrina di fama internazionale, nei quali offrire occasioni di business ai nostri operatori”. Durante la kermesse parigina le industrie pugliesi avranno numerose occasioni per incontrare partner d'affari. L'81% dei visitatori della fiera ha infatti un ruolo decisionale importante nei processi d'acquisto: si tratta per lo più di buyer della distribuzione, del commercio, della ristorazione, del catering, della ristorazione e delle industrie agroalimentari, provenienti da tutto il mondo. Dalla Puglia la rinascita dei vini rosati italiani: al Sial di Parigi serata sulla “case history” pugliese Italia e Francia unite nel segno del vino rosato. Nasce con questa idea la serata italiana che, sullo sfondo del Sial di Parigi, riunirà il 18 ottobre in uno dei più prestigiosi ristoranti della capitale francese (il Maître Pierre) accademici, studiosi ed esperti per confrontarsi sulla migliore strategia per la promozione dei rosati italiani, prendendo spunto dalla “case history” pugliese. L’iniziativa, organizzata dall’Assessorato Regionale alle Risorse Agroalimentari in collaborazione con Accademia Italiana della Vite e del Vino e Assoenologi Puglia-Basilicata-Calabria, rappresenta infatti un’altra tappa del percorso iniziato con la prima Guida dedicata ai Rosati pugliesi (Puglia in Rosè), distribuita con l’Espresso in occasione dell’ultimo Vinitay di Verona, ed il convengo internazionale che a marzo scorso riunì nel castello di Otranto alcuni fra i più autorevoli esponenti del mondo enologico italiano ed europeo. Un percorso che, forte anche del ruolo di coordinatore degli assessori italiani all’agricoltura dell’assessore Dario Stefàno, promette di guidare quella che viene definita “la rinascita” dei rosati italiani. Fanno parte della stessa strategia, gli incontri tra la Puglia e le altre Regioni leader per produzione dei rosati e la messa a punto degli ultimi dettagli del primo Concorso enologico nazionale dedicato, sul quale il Ministero italiano ha già emanato decreto di autorizzazione. Si riparte, per ora e non a caso, da Parigi: il 75% dei rosati prodotti in tutto il mondo viene dall’Europa e la Francia, che vanta una lunga tradizione produttiva in questa tipologia enologica, è il primo Paese produttore, seguito proprio dall’Italia. La Francia ha fatto un chiaro investimento strategico istituendo il “Centre de recherche et de sperimentation sur le vin rosé”. Anche l’Italia vanta una prestigiosa tradizione, tanto che alcune aree produttive sono storicamente note proprio per i loro rosati: la Puglia, con Castel del Monte ed il Salento, insieme all’Abruzzo, alla Calabria, il Veneto, la Campania, la zona del Garda e del Lago, il Trentino Alto Adige sono le aree particolarmente vocate alla produzione di vini rosati, di cui si contano oggi circa 750 etichette, compresi gli spumanti rosè, particolarmente apprezzati anche da un sempre più crescente pubblico femminile. La vicenda dello scorso anno, che fortunatamente registrò il dietrofront comunitario sui vini rosati “tagliati”, e sulla quale l’Assessore Stefàno e la Puglia hanno combattuto una grande battaglia, ha avuto il merito di accendere i riflettori su una tipologia di vino rivalutata negli ultimi anni dal mercato di tutto il mondo. Dagli Stati Uniti al Regno Unito, infatti, i consumi sono aumentati al punto che sei inglesi su dieci lo utilizzano regolarmente. Mentre le previsioni, sempre a livello mondiale, dicono che da qui al 2012 sono attesi aumenti annui del 17%, contro il 5% dei rossi ed il 7% dei bianchi. Secondo Vinexpo/Iwsr 2009 i consumi di rosati in Italia dal 2003 al 2007 sono cresciuti di circa il 21%, più di quanto si sia verificato a livello mondiale (circa 13%). “Sono cifre che devono farci riflettere profondamente – dichiara l’Assessore Stefàno – quali principali Paesi produttori. In Italia l’interesse, che abbiamo subito fatto nostro, ci è stato sollecitato dall’Accademia Italiana della Vite e del Vino che ha organizzato ben tre tappe dedicate, due delle quali in Puglia. Appuntamenti che sono serviti a focalizzare l’attenzione sulla identità dei rosati: zone, vitigni, vinificazioni che possono conferire ai rosati una adeguata personalità, che oggi ancora sfugge, e che sono essenziali per una corretta conoscenza e per esprimere la dovuta qualità. Basi, queste, per un commercio in espansione che abbiamo il dovere e l’ambizione di interpretare al meglio. In Puglia viviamo questa ambizione, su cui intendiamo coinvolgere tutte le altre Regioni per portare i nostri vini rosati al protagonismo che meritano a livello nazionale ed internazionale”. All’incontro di Parigi, dove sono stati invitati giornalisti di settore, esperti ed opinion leader, si confronteranno: Federico Castellucci, Direttore Generale O.I.V. (Organización Internacional de la Viña y el Vino); Gil Masson, Consiglio scientifico del Centre de recherche et de sperimentation sur le vin rosé; Serge Dubois, Presidente dell’Union Internationale des Oenologues; Antonio Calò, Presidente Accademia Italiana della Vite e del Vino; Davide Gaeta, Professore di marketing dell’Università di Verona; Leonardo Palombo, Presidente Assoenologi Puglia-Basilicata-Calabria, Luigi Bavaresco e Mauro Ostan del CRA VIT, Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano. Le aziende pugliesi presenti al Sial Alimentari vari (Hall 1): Sottolestelle Srl; Gr.A.M.M. Srl: Di Molfetta Pantaleo & C. Snc; Sud Italia Alimentari Srl; Comex – Consorzio Mediterraneo Export Alimentare; Puglissima Srl; Apulian Producer Consortium; Consorzio Il Tavoliere; De Donno Condimenti; Pastificio Riscossa F.lli Mastromauro; Olearia; Clemente ; F.lli Galantino Snc; Cazzetta Olivicoltori dal 1899; Tandoi F. E A.F.lli Spa; P.A.P. Snc “Cara Nonna” Consorzio Il Tavoliere; Terre Di Puglia Di Visaggio Nicola; Frantoio Oleario Muraglia Savino & C. Snc. Conserve (Hall 5 a): Fiordelisi Az. Agr. Fiordelisi Mario; I Sapori di una volta; Ditta Petruzzelli rag. Pietro; L'arte Del Gusto di Morra Michele; Borrelli Srl; Conserve Alimentari Futuragri S.C.A.P.A. Bevande (Hall 5 a): Feudi Di San Marzano Lattiero-Caseario (Hall 5 b): Sapori dell'antica Murgia ; Sanguedolce Srl
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