Vendeva oggetti preziosi lasciati in pegno e non riscattati presso Istituti di credito autorizzati
Un gioielliere della provincia ha nascosto al fisco circa un milione e 500 mila euro, con l'omesso versamento in termini di imposte dovute all'erario di oltre 950 mila euro. I Finanziari di Lecce hanno riesaminato tutti i rapporti commerciali intrattenuti con i clienti senza tralasciare quelli intercorsi con i fornitori. Proprio attraverso quesi ’ultimi, è stato scoperto che tutti gli articoli venduti “in nero” (oro, argento, orologi, pietre preziose, perle, ecc.) provenivano da oggetti preziosi lasciati in pegno e non riscattati presso Istituti di credito a ciò autorizzati, ponendo in essere, in questo modo, un comportamento fiscalmente evasivo. A tal proposito, si precisa che il “credito su pegno”, è praticato dalla gran parte delle banche italiane e consiste nell’erogare un prestito accettando in pegno solo oggetti preziosi (d’oro, di platino, d’argento, ecc.). Al termine degli accertamenti, al commerciante sono stati contestati ricavi non dichiarati per oltre 400mila euro, imposta sul valore aggiunto per oltre 500mila euro e la segnalazione di oltre 1.400.000 euro di ricavi non contabilizzati.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding