Casarano. Incarichi diretti: Il Pdl denuncia

Censimento dell'agricoltura: se molti Comuni reclutano rilevatori con avviso pubblico, Casarano affida gli incarichi senza regolare selezione

Tra alcune settimane, presumibilmente il 25 ottobre, avrà inizio il sesto censimento dell’agricoltura. Infatti, con nota prot. n. 2166 del 15 aprile 2010, il presidente dell’Istat ha comunicato a tutti i sindaci della Regione Puglia che ai sensi dell’art. 17 del DL 25 settembre 2009 n. 135, convertito con modificazione nella legge 20 novemnre 2009 n. 166, è stato demandato all’Istituto medesimo il compito di effettuare il sesto censimento generale dell’agricoltura e di sovraintendere alle relative operazioni. Inoltre, il Piano Generale del Censimento redatto dall’Istat prevede che i Comuni svolgano ruoli rilevanti nell’ambito delle operazioni censuarie e secondo quanto previsto dallo schema di regolamento, ulteriormente specificato dal piano finanziario approvato dal Consiglio dei Ministri, l’Istat corrisponderà alle amministrazioni locali un contributo di 35,75 euro da destinare ai rilevatori per ogni unità (Azienda Agricola) regolarmente censita. Per procedere all’attività censuaria i rilevatori incaricati dovranno partecipare alle riunioni di formazione, contattare l’azienda agricola da rilevare, effettuare l’intervista compilando il relativo questionario, effettuare re-interviste per la risoluzione di problemi riscontrati e consegnare i questionari compilati all’Ufficio Comunale di Censimento. L’incarico di rilevatore si configurerà come “lavoro autonomo occasionale” o “collaborazione coordinata e continuativa”. Il Gruppo Consiliare Pdl, in un comunicato firmato da Giampiero Marrella Antonio Gatto e Luigi Bartolomeo denuncia che, “per l’individuazione dei rilevatori la quasi totalità dei Comuni ha da tempo avviato e concluso la procedura dell’Avviso Pubblico e sono in corso le conseguenti attività di formazione. Nel Comune di Casarano dove il principio della trasparenza e dell’etica amministrativa rappresenta solo uno slogan sbiadito, l’amministrazione e, in particolare, l’assessore Fersino delegata all’attività produttive, è intenta a svolgere attività pseudo politico, ma in realtà, atte a “garantire” la tutela di alcuni probabili interessi particolari del Sindaco piuttosto che dare corso a forme di democrazia partecipata. Senza voler rilevare il segreto di pulcinella: o il sesto censimento dell’agricoltura nel comune di Casarano non verrà effettuato, considerando che non risulta la presentazione di alcun avviso pubblico – d’altronde le forme di pubblicazione sono volutamente sconosciute all’amministrazione, vedi 'Concorsi Pubblici', ma quella è un’altra storia – oppure, ipotesi molto più realistica, l’elenco dei soggetti rilevatori, è già bello e pronto e gli 'affidatari miracolati' saranno reclutati tra coloro i quali- e l’elenco è veramente interminabile – hanno da incassare delle cambiali il cui 'fideiussore politico' è rappresentato dall’intera giunta, Sindaco in testa. E’ del tutto evidente come questa amministrazione tenti – in spregio a qualsiasi forma di trasparenza – di 'favorire' solo e soltanto quelli 'fedeli' alla propria linea politica creando di fatto una ulteriore frattura sociale all’interno della comunità casaranese. Ci chiediamo con quali criteri verranno selezionati e quali requisiti bisogna possedere per avanzare delle candidature onde ricoprire l’incarico di Rilevatore statistico atteso anche la complessità delle materia e soprattutto a chi vanno indirizzate tali candidature posto, appunto, che l’amministrazione ha scelto, come sembra, di abdicare alla forma dell’Avviso Pubblico in luogo delle probabili quanto certe 'chiamate dirette'; ed inoltre quanti saranno i rilevatori che verranno impiegati nelle operazioni di rilevamento considerando che l’Istat ha già erogato un anticipo commisurato al 40% delle unità di rilevazione previste cosi come esplicitato nella stessa circolare dell’Istituto di Statistica. Invitiamo, pertanto, tutti coloro i quali abbiano interesse – in quanto ciò può rappresentare una piccola ma concreta possibilità di lavoro ancorché temporalmente limitato – a rivolgersi all’Amministrazione Comunale per chiedere chiarimenti sul percorso amministrativo seguito o meglio non seguito dalla stessa amministrazione, e ribellarsi a questo stato di fatto che pone una parte della popolazione perennemente esclusa dalle scelte compiute”.

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