Nuove metodologie di monitoraggio dei miasmi con la collaborazione della popolazione, seminari di informazione, raccolta differenziata spinta: queste le proposte del tavolo tecnico composto da associazioni, istituzioni e comitati
Si è tenuto pochi giorni fa, presso la sala Consiliare di Palazzo Villani in Acquarica del Capo, il tavolo tecnico convocato dal Presidente dell’Ato Le/3 Dr. Francesco Ferraro (Sindaco del Comune), a cui hanno preso parte le associazioni e i comitati di cittadini che ormai da due anni non mollano la battaglia sulla gestione dei rifiuti. Vi hanno partecipato per la struttura tecnica regionale la Dr.ssa Riccio; per la Provincia di Lecce – Settore Ambiente e Polizia Provinciale – il Dr. Arnò; i rappresentanti dei Comuni di Ugento, Castrignano del Capo, Presicce ed Acquarica del Capo. Per l’Arpa Lecce, la dr.ssa Romano, per la “Monteco srl”, l'Ing. Saracino; per i cittadini la Federconsumatori di Tricase con la Dr.ssa Fracasso e il Comitato Civico “Io Conto” di Ugento, il Geom. Vito Rizzo. Assente la società che gestisce l’impianto di biostabilizzazione di Ugento. Il tavolo tecnico era stato convocato a seguito del precedente primo incontro del 5 agosto, resosi necessario e chiesto proprio dai cittadini per i forti miasmi che invadevano da settimane la zona del nuovo impianto di biostabilizzazione, in cui si rimandava ad essere operativi per programmare dei controlli congiunti sia gli Enti che le associazioni. La seduta di ieri si è aperta con una proposta della Dr.ssa Romano che ha messo tutti d'accordo: come riferisce il comitato “Io Conto” si è concordato l'avvio dei lavori per identificare le cause che generano i miasmi e quindi di dare seguito al programma di monitoraggio. Il tavolo tecnico ha preso in considerazione di ovviare al controllo fatto (da Arpa) mediante “radiello” che è un campionatore diffusivo che offre dei valori medi nel tempo di misurazione, senza dare grandi risultati per individuare la presenza di picchi di emissione di miasmi. E' necessario dunque mettere a punto una metodologia che possa permettere di scoprire quando si manifestano i cattivi odori. “Si tratta – spiga “Io Conto” – di dare seguito alla normativa vigente che vede nelle norma tecnica Uni Iso 15267:2008 le metodologie per l'analisi della qualità dell'aria. Ciò questo vuol dire affidarsi a tecniche certificate che possono essere sempre verificate da terzi. Il monitoraggio consiste nel rilevare notizie presso i cittadini che dovranno descrivere su di una scheda orari grado e qualità del 'miasma' avvertito. Contemporaneamente la società che gestisce l’impianto dovrà dare notizie sul processo lavorativo interno nel corso della giornata. Collimando così i dati si potrà risalire con assoluta certezza alle criticità che provocano i miasmi”. Inoltre si è preso l'impegno di convocare un tavolo scientifico di lavoro costituito da rappresentanti delle Istituzioni e comitati i quali hanno già presentato i loro consulenti tecnici del settore che sono individuati nelle persone dell'Ing. Luigi Antonazzo (ingegnere ambientale) e del Geologo Vincenzo Verardi, per mettere a punto nel più breve tempo il programma di azione di questo monitoraggio che coinvolgerà gli enti preposti al controllo, le azienda gestore della discarica e la popolazione. In collaborazione con l'Ato Le/3 si programmeranno dei seminari di informazione sulle problematiche connese alla presenza delle discariche e sull'aggiornamento dei lavori di monitoraggio, oltre a pensare ad un serio programma di sensibilizzazione delle popolazioni interessate per la raccolta differenziata spinta e il calo della produzione dei rifiuti, unica soluzione definitiva al grave problema della gestione complessa dei rifiuti. Anche in queste campagne saranno interessate e motivate le associazioni e i comitati di cittadini che da tempo ormai chiedono lumi sulle mancate applicazioni delle corrette regole della raccolta differenziata.
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