Il fatto accadde la sera di Pasqua. Vittima un trentenne tarantino residente a Lecce. L'intervento di una passante evitò il peggio
Sono stati tutti condannati i tre rumeni che la sera di Pasqua pestarono a sangue un trentenne originario di Taranto, ma residente a Lecce, per un giaccone. Si tratta di Costel Bambu, 38enne, Florini Cezar Bambu, 23enne e Emil Sandu, 43enne, tutti difesi dall’avvocato Giampaolo Potì. I primi due sono stati condannati a cinque anni, mentre per il secondo (colpevole anche di non aver rispettato un foglio di via obbligatorio) la pena inflitta è di 6 anni. Fu una domenica di terrore e difficile da dimenticare quella vissuta dalla vittima. Erano passate da pochi minuti alle 22 e l’uomo passeggiava in viale Gallipoli, a poche centinaia di metri dal centro storico del capoluogo salentino, diretto ad un chiosco poco distante per concludere con un panino la giornata di festa. Improvvisamente fu circondato da tre uomini, tutti cittadini rumeni, e tempestato di calci e pugni, anche in pieno volto. Per il malcapitato non ci fu neanche il tempo di reagire e rendersi conto dell’accaduto, solo di cercare di proteggersi mentre continuavano a colpirlo. Un’aggressione brutale e spietata, con l’unico scopo di sottrargli il giaccone e il portafogli (che in realtà l’uomo non aveva) contenuto all’interno. Solo l’intervento di una passante, che accortasi di quanto stava accadendo allertò il 113, evitò che la vicenda assumesse contorni ancor più tragici. L’immediato intervento sul posto di una “volante” della Polizia mise in fuga i rapinatori, che cercarono di far perdere le loro tracce allontanandosi in direzione della stazione ferroviaria. Il tentativo di fuga durò, però, solo alcuni minuti: i tre furono fermati poco dopo dagli agenti ed arrestati al termine di una violenta colluttazione con i poliziotti, che dovettero faticare parecchio per ammanettare il bellicoso gruppetto e condurlo in Questura. Tre agenti riportarono ferite guaribili in dieci giorni. Andò peggio al proprietario del giaccone: l’uomo, immediatamente soccorso da un’ambulanza del 118, aveva il volto tumefatto, ridotto letteralmente ad una maschera di sangue e gli fu riscontrata una prognosi di 25 giorni. L’uomo, dopo aver sporto denuncia e riconosciuto i suoi aggressori, rientrò in possesso del giaccone, ricordo indelebile di una tragica serata. Ad incastrare il branco, oltre la testimonianza della vittima e di un’altra persona, lo stesso giaccone rubato (e sporco di sangue) che Florini Bambu, il più giovane dei tre, indossava al momento dell’arresto. Nella tasca interna dello stesso gli agenti trovarono i documenti del legittimo proprietario. Numerose, infine, le tracce ematiche rinvenute sui vestiti e le scarpe del terzetto.
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