Manifesteranno fuori dalla Procura, i principali rappresentanti politici, per chiedere conto dell'abbandonata pista “politica” dell'assassinio
Riprenderà venerdì il processo a Vittorio Colitti jr, dopo la sua scarcerazione e quella del nonno, indagato, non imputato nell'omicidio. Fuori dalla Procura in viale De Pietro, a Lecce, in un sit in di protesta, manifestaranno tutti i principali rappresentanti politici dell'Idv, regionali e provinciali. Dal senatore Giuseppe Caforio al deputato Pierfelice Zazzera, da Gianfranco Coppola, consigliere provinciale, ai membri del Comitato pro-Basile, Carlo Madaro e Francesco D'Agata, segretario provinciale del partito di Peppino Basile. Gazebo, volantini e picchettagio per chiedere chiarezza sulla pista “politica” relativa all'attività di Basile che la Procura ha ritenuto di non seguire per mancanza di un quadro indiziario preciso. Venerdì, infatti, compariranno in aula anche Rosario Padovano e Pio Giorgio Bove, considerati i testimoni chiave dell’accusa per smontare questa “pista politica” che fa riferimento al pentito Giovanni Vaccaro. Per gli inquirenti, Vaccaro è inattendibile, poiché non sono mai stati trovati riscontri alle sue parole, ovvero di essere il mandante dell’omicidio Basile e di quello di Salvatore Padovano. Non la pensa così la difesa e il partito di Basile: la “Pista Vaccaro” sarebbe infatti la più plausibile, avendo indicato, l'ex collaboratore di giustizia, il movente, il mandante e gli esecutori dell'omicidio.