Emergenza immobili scolastici: la FgCi di Casarano denuncia

Evidenziato lo stato di degrado e abbandono in cui versa la struttura che ospita la succursale del Liceo Scientifico “Vanini”

Per voce del responsabile cittadino, Gabriele Esposito, la Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani di Casarano denuncia lo stato di degrado e, in alcune parti, di abbandono in cui versa l'immobile scolastico comunale di via Sesia che attualmente ospita la succursale del Liceo Scientifico Vanini di Casarano. “Già durante lo scorso anno scolastico in seguito alle fisiologiche piogge invernali, la struttura era stata oggetto di allagamenti di aule e corridoi e di infiltrazioni di acqua piovana in alcune parti del solaio, che crearono difficoltà al regolare svolgimento dell'attività didattica e posero grandi interrogativi sulla sicurezza della struttura. Disagi frequenti che, nel marzo scorso, spinsero gli studenti a mobilitarsi attraverso scioperi ed assemblee che ebbero il grande merito di indurre un primo intervento di imbiancatura interna del complesso, tuttavia del tutto inadeguato e insufficiente dinanzi ai problemi effettivi. È sufficiente passeggiare un po' nel giardino dell'edificio per rendersi conto che, al di là della rigogliosa vegetazione spontanea che abbraccia il complesso facendolo apparire, insieme alle pareti annerite dall'umidità, un rudere antico, lo “stato di salute” della struttura non è buono, come si può evincere tra l'altro anche da diverse crepe. Sebbene la maggior parte di esse possano essere riconducibili ad assestamento dei muri di tamponamento e quindi avere risvolti perlopiù sul piano estetico (caduta intonaco ecc.) che non strutturale, tuttavia evidenziano come da anni latiti l'ordinaria manutenzione la cui mancanza sta pregiudicando la durabilità dell'opera stessa e di conseguenza la sicurezza di studenti, docenti e collaboratori scolastici. Ci saremmo aspettati dunque che durante il periodo estivo e quindi di chiusura della scuola si fosse proceduto ad un massiccio intervento di recupero e adeguamento strutturale che mettesse a norma, non solo sulla carta ma nella pratica, l'edificio. Abbiamo invece assistito all'ennesimo teatrino tra il sindaco e l'assessore provinciale Stefàno che hanno pensato bene di rimpallarsi polemicamente la patata bollente per fini di mera speculazione politica, riuscendo tuttavia a caratterizzarsi per il medesimo disarmante immobilismo. Ci permettiamo di ricordare agli amministratori comunali e provinciali che, indipendentemente dal colore politico, a loro corre l'obbligo di dare risposte concrete e immediate agli oltre 600 studenti che dal 15 settembre prossimo frequenteranno quotidianamente l'edificio, ai loro genitori, ai docenti, ai collaboratori scolastici e con loro ai cittadini di Casarano che stanno vedendo un bene pubblico comunale lasciato nel degrado e nell'incuria. Invochiamo pertanto che venga convocato quanto prima un tavolo tecnico tra i due enti al quale, nel segno della massima trasparenza, partecipino anche i rappresentanti degli studenti che meglio di chiunque altro conoscono le condizioni e i disagi della struttura. Invitiamo infine gli studenti a tenere alta la guardia e a prepararsi sin dai primi giorni di scuola alla mobilitazione. Gli scioperi del Marzo scorso hanno dimostrato che solo la lotta paga e può far tremare le gerontocrazie politiche; il silenzio e l'indifferenza invece le asseconda”.

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