E' successo a Diso. Antonio Arseni ha ripetutamente minacciato di morte la sorella e la madre
I Carabinieri della Stazione di Spongano hanno arrestato Antonio Arseni, 41enne di Marittima di Diso, gravato da numerosi precedenti di polizia, per estorsione e maltrattamenti in famiglia. Intorno alle 21 di ieri, l’uomo è rientrato a casa, dove vive con la madre e la sorella, e ha chiesto dei soldi alle due donne. Per essere più convincente ha inveito contro le parenti e le ha ripetutamente minacciate anche di morte. Arseni ha prima danneggiato e poi divelto la porta d’ingresso dell’appartamento. Intimorite dalla furia del proprio congiunto, madre e figlia gli hanno consegnato venti euro e l’uomo, soddisfatto, è uscito di casa. Nel cuore della notte Arseni è rientrato completamente ubriaco e ha reiterato la richiesta di denaro alla sorella. Anche in quest’occasione ha raggiunto l'obiettivo, ma, non pago, ha scaraventato la donna giù dal letto e l’ha letteralmente cacciata di casa. Questa mattina la sorella di Arseni è poi tornata nell’abitazione familiare per uscirne poco dopo in compagnia della madre. Le due donne sono andate a fare la spesa e quando sono rientrate, hanno trovato Arseni sveglio e infuriato che le attendeva sulla porta, ormai scardinata, dell’appartamento. Per l’ennesima volta, l’uomo ha inveito contro le congiunte chiedendo insistentemente del denaro e minacciandole di tremende vendette nel caso non avessero soddisfatto la sua richiesta. A a è valso il tentativo di farlo ragionare spiegandogli che i pochi spiccioli rimasti erano stati spesi quasi interamente per fare la spesa. Così, nel pomeriggio, le due donne si sono precipitate al Comando Stazione Carabinieri di Spongano dove hanno raccontato la serie infinita di soprusi, violenze fisiche e psicologiche, maltrattamenti di ogni genere che subivano da tempo da parte di Arseni. I carabinieri hanno allora raggiunto Arseni e lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia ed estorsione. Dell’avvenuto arresto è stata data notizia al Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, Dott.ssa Paola Guglielmi, la quale ha disposto il trasferimento dell’arrestato presso la Casa Circondariale di Lecce.
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