A seguito di perquisizione, i carabinieri hanno rinvenuto 30 dosi di eroina e 4 di cocaina già confezionate e oltre 500 euro
Un continuo via vai sospetto nella zona 167 di Monteroni, ha indotto il personale del nucleo investigativo dei carabinieri di Lecce a svolgere, per alcuni giorni, dei servizi di osservazione finalizzati a chiarire quale fosse il reale interesse che spingeva numerosi giovani, provenienti dai comuni limitrofi, a soffermarsi nei pressi di una abitazione. I carabinieri hanno così individuato quella che, con molta probabilità, costituiva un centro di spaccio di sostanza stupefacente nella zona. Le prime conferme sono arrivate quando i militari hanno osservato alcuni individui che, dopo aver avvicinato dei soggetti conosciuti e con precedenti di polizia, si allontanavano repentinamente. Sono così scattati i controlli che, permettendo di identificare alcuni assuntori trovati in possesso di dosi di eroina appena acquistata, confermavano i sospetti sull’attività illecita svolta all’interno e nelle adiacenze della palazzina monitorata. L’intervento repentino sul posto, ad opera dei carabinieri, nella tarda mattinata di oggi e appena accertata la flagranza del reato di spaccio, ha dato luogo all'irruzione all’interno della casa. Sono stati individuati così i responsabili nelle persone di Oronzo Spedicato e nella sorella Roberta, entrambi di Monteroni di Lecce. A a è servito il tentativo di disfarsi della droga lanciandola da una finestra, poiché i Carabinieri, osservata la scena, hanno recuperato lo stupefacente ben nascosto all’interno di una scatola in latta. A seguito della perquisizione il personale operante rinveniva complessivamente 30 dosi di eroina e 4 di cocaina già confezionate nonché oltre 500 euro in denaro contante ritenuto provento dell’attività delittuosa, tutto sottoposto a sequestro. L’attività si è conclusa con l’arresto in flagranza di reato dei due fratelli che venivano quindi associati presso la casa circondariale di Lecce a disposizione della Autorità Giudiziaria.
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