Il Pdci di Ugento interroga il Sindaco Ozza

Chiesti chiarimenti su parchimetri non omologati e installati e sulla mancanza di parcheggi gratuiti nelle aree di sosta a pagamento

Con un'interpellanza urgente, il consigliere del Pdci – Federazione della Sinistra di Ugento, Angelo Minenna, chiede al sindaco Eugenio Ozza (in qualità di delegato alla Polizia municipale) di far pervenire una relazione in sede di prossimo Consiglio Comunale, in merito a questioni inerenti il problema dei parchimetri non omologati e installati a Torre San Giovanni e nelle marine di Ugento. Sollecita inoltre chiarimenti urgenti sulla mancanza di parcheggi gratuiti nelle aree di sosta a pagamento, così come già segnalato e sollecitato dal locale comitato “Strisce Blu”. Ricostruendo la vicenda, il consigliere ricorda che “con delibere di Giunta n°143 del 28/05/2003 e successiva n°190 del 01/07/2003 venivano installati parchimetri, e delimitate le aree di parcheggio e sosta a pagamento lungo tutta la fascia costiera del Comune di Ugento, per complessivi 1113 parcheggi a pagamento delimitati dalle famigerate ‘strisce blu’”. Però, accanto a queste aree “non venivano meglio specificate quali zone del territorio erano riservate alla sosta gratuita, e a tutte le altre varie esenzioni previste dalla legislazione vigente”. Inoltre, con delibera di Giunta n°89 del 26/04/2010, ratificata dalla maggioranza di centro destra che sostiene la Giunta nella seduta del Consiglio Comunale del 31 maggio 2010, avente come discussione il Bilancio Comunale, “venivano confermate per tutto il 2010 tariffe, costi e aree parcheggio dove applicare il pagamento delle suddette tariffe. Nella delibera suddetta, venivano solo riportati i ‘posti macchina’ a pagamento, ovvero venivano solo previste delle aree parcheggio a pagamento lungo tutta la fascia costiera, omettendo i parcheggi gratuiti, le cosiddette ‘strisce bianche’, ed altre tipologie di aree di sosta previsti dalla legislazione vigente in materia (ad esempio, le aree di sosta riservate ed esentate dal pagamento per chi lavora nelle attività commerciali o turistiche di Torre San Giovanni e delle altre marine di Ugento.)” Il locale “Comitato Strisce Blu”, nella persona del sig. Roberto Spennato, in virtù di questo, “inoltrava al Sindaco Ozza, al Comando di Polizia Municipale e all’intero Consiglio Comunale, due istanze di sollecito per l’immediata istituzione di parcheggi gratuiti, rispettivamente una in data 21 giugno 2010 e l’altra il 16 luglio 2010, in cui si citano espressamente due dispositivi del Tar del Lazio, il n° 5218 dell'8 maggio 08, e un altro della Corte di Cassazione, il n°116 del 2007, nei quali si fa esplicito riferimento alla istituzione di parcheggi non a pagamento quale condizione per la regolarità e la legittimità delle strisce blu a pagamento, e delle relative sanzioni qualora la sosta in tali aree non sia stata regolarmente pagata (a quanto mi risulta, ad oggi, richieste queste rimaste entrambe senza risposta alcuna). Da rilevare, inoltre, che i suddetti parchimetri installati su tutto il territorio nazionale devono essere soggetti alla omologazione, secondo quanto previsto dal Codice della Strada, ed essere in conformità con le normative europee ENI UN ISO 12414. Il suddetto certificato deve poi essere posto sui dispositivi installati su strada: tale norma infatti è essenziale per garantire il corretto pagamento per il giusto tempo di sosta del proprio mezzo”. Al consigliere Minenna, non risulta, né dagli atti ufficiali né per esperienza diretta, che “tali certificazioni siano in vista sui parchimetri installati nelle marine di Torre Mozza e Lido Marini e nella frazione di Torre San Giovanni”. Ciò costituirebbe, dice Minenna “una palese violazione del vigente Codice della Strada, oltre che ad una lesione dei diritti del cittadino – consumatore, al quale deve essere garantito il giusto prezzo per il tempo di sosta dell’automobile. Invece, qualora non risultassero omologati i parchimetri suddetti, tutto questo non sarebbe possibile”.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment