A.A.A dignità umana cercasi

Le detenute della sezione femminile del carcere di Lecce scrivono una lettera contro il sovraffollamento

Le detenute della sezione femminile del carcere di Lecce scrivono una lettera contro il sovraffollamento e i mille problemi della struttura. L’obiettivo è “portare” i problemi dell’Istituto penitenziario alla alte vette istituzionali, magari fino a Strasburgo, alla Corte per i diritti umani. Perché non sono sufficienti le visite dei politici quando, con temperature che sfiorano i 40°, si rischia di stare una giornata intera senza acqua. “Se si sbaglia è giusto che si paghi; gli errori della vita portano con sé conseguenze che bisogna affrontare. Il problema è quanto, come e con cosa”. Le detenute concludono la loro lettera scrivendo: “noi la legge l’abbiamo violata, qualcun altro volutamente la ignora… c’è differenza? Il 'prezzo del riscatto' è la nostra stessa vita?”

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