Lecce, operazione “Veramente falso”

Sequestrati 1260 tra capi e accessori di abbigliamento contraffatti e 1765 articoli di bigiotteria privi di marchio Ce.

Nei giorni scorsi, i militari dei reparti territoriali dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, hanno eseguito una serie di interventi finalizzati al contrasto dei traffici illeciti, in particolare legati alla contraffazione dei marchi e alla sicurezza prodotti. Nel corso dell’ultima settimana, sono finiti sotto sequestro circa 1.260 pezzi, tra capi di abbigliamento e accessori con marchi falsi. Sono state anche denunciati a piede libero 8 cittadini senegalesi e due italiani. Sequestrati anche 1765 articoli di bigiotteria privi di marchio “Ce” e della prescritta etichettatura merceologica, che ne garantisce la sicurezza d’uso. Tre soggetti sono stati segnalati amministrativamente. I controlli si sono concentrati nelle marine salentine quali Lido S. Giovanni, S. Isidoro, S. Cesarea Terme e tute le marine del Comune di Salve, dove sempre più incessante è la presenza di venditori ambulanti extracomunitari visto l’incremento del flusso turistico che in esse si riversa in occasione della stagione estiva e, presso le abitazioni private dove essi risiedono, mediante perquisizioni domiciliare, situate principalmente nei Comuni dell’hinterland di Lecce. I finanzieri hanno accertato che gli accessori, seppur di buona fattura, erano manchevoli di alcune rifiniture e sistemi di anticontraffazione adattati dalle case di produzione ufficiali. Gli accessori in vendita erano stati abilmente contraffatti creando così una gravissima concorrenza sleale verso gli altri commercianti che vendevano regolarmente i loro prodotti. L’operazione costituisce un ulteriore risultati nell’ambito della prevenzione e repressione del fenomeno dell’abusivismo commerciale e della contraffazione marchi, quotidianamente assicurato dai Reparti dipendenti.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment