Inizialmente era stato l’ufficio tecnico del Comune di Alessano a concedere tutti i permessi necessari, tra cui le autorizzazioni paesaggistiche
Il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, Emilio Arnesano, ha disposto il sequestro del cantiere per la realizzazione di un parco fotovoltaico, costituito un impianto d di potenza di poco inferiore ad 1 MW, situati nel comune di Alessano, sulla strada che porta a Lucugnano. Il provvedimento, emesso nell’ambito di un procedimento contro ignoti per i reati di abuso e falso ideologico, giunge al termine di una lunga serie di vicissitudini legate alla giustizia amministrativa, che hanno portato a pronunciarsi sia il Tribunale amministrativo regionale di Lecce che il Consiglio di Stato. Inizialmente era stato l’ufficio tecnico del Comune di Alessano, a seguito di istanza depositata in data 23 aprile 2009 e volta ad ottenere l'autorizzazione alla realizzazione degli impianti, a concedere attraverso le pratiche Dia numero 67 e 68 del 2009, tutti i permessi necessari, tra cui le autorizzazioni paesaggistiche. Il successivo ricorso al Tar, presentato da un cittadino di Alessano, ha portato all’emissione di un provvedimento di sospensione dei lavori. In seguito le aziende appaltatrici hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato, che ha confermato il provvedimento di sospensione chiamando il Tar del capoluogo salentino ad esprimersi nel merito. Il Tar, con ordinanza datata 28 aprile 2010, “ha accolto l’istanza di tutela cautelare e per l’effetto ha sospeso l’efficacia delle Dia n. 67 del 2009 e n. 68 del 2009”. La vicenda era dunque in un situazione di stallo. In questo strano e tortuoso percorso di autorizzazioni concesse e sospensioni decretate, il Comune di Alessano avrebbe prima ritirato i permessi per la realizzazione del parco fotovoltaico, per poi concederli nuovamente, dando così il via libera alla realizzazione dell'impianto. L’inizio dei lavori ha portato la magistratura a interessarsi della vicenda. La questione, molto probabilmente a seguito di un esposto, è finita sul tavolo del pubblico ministero Emilio Arnesano, che ha provveduto a decretare il sequestro anche di alcuna documentazione presso l'ufficio tecnico comunale. Sequestro che è stato eseguito dai militari della Guardia di Finanza, appartenenti alla tenenza di Tricase, coordinata dal comando provinciale di Lecce diretto dal colonnello Patrizio Vezzoli. Ieri intanto, i militari delle fiamme gialle hanno effettuato un nuovo sopralluogo sul cantiere, dove alcuni operai, secondo quanto si è appreso, sarebbero comunque tornati al lavoro. Una vicenda ancora dai contorni oscuri, su cui saranno le successive indagini degli inquirenti a fare piena luce. Non è escluso pertanto che a breve ci possano essere nuovi sviluppi e iscritti nel registro degli indagati.
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