Lo chiede Pierluigi Mandorino, consigliere didattico. Dopo la liquidazione del 50% per l’a.a. 2009/2010, si è atteso, entro il 30 giugno, la restante metà. Invano
Pierluigi Mandorino, Consigliere didattico del corso di Laurea in Scienze Politiche e delle Rel.Int. e Consigliere di Facoltà (Lettere e Filosofa), in una nota, affronta il problema del diritto allo studio. Dopo l’istituzione dell’A.di.su (Agenzia regionale per il diritto allo studio) che ha inglobato le varie sedi provinciali dell’ormai ex E.di.su, tutti gli studenti “hanno sperato invano che i vari 'lacci e lacciuoli' burocratici che hanno sempre caratterizzato questo ente, sarebbero venuti meno. Difatti, nella home page dell’A.di.su. è riportato quanto segue: ”L’Adisu Puglia sostituisce e ingloba le cinque strutture Edisu presenti nelle province pugliesi e nasce con l'obiettivo specifico di semplificare i processi di gestione del diritto allo studio[…]”. La semplificazione è anche velocizzazione dei processi che portano all’assegnazione ed all’erogazione della borsa di studio per i vincitori, e del rimborso delle tasse per gli idonei. “Questo aspetto risulta dunque il banco di prova per la neonata Agenzia Pugliese, che però non ha fatto rimpiangere il vecchio Ente. Infatti dopo la liquidazione del 50% della borsa di studio per l’anno accademico 2009/2010, avvenuta alcuni mesi addietro, era attesa entro il 30 giugno c.m. la liquidazione della restante metà. Ad oggi nessuno studente ha avuto la fortuna di ricevere quanto gli spetta di diritto, ossia il giusto premio per i sacrifici e l’impegno profuso sui libri”. Ciò che chiede Mandorino, in qualità di Consigliere di Facoltà e didattico, è innanzitutto il rispetto nei confronti degli studenti. “Siamo costretti a pagare la mora se ritardiamo di un solo giorno il versamento delle tasse Universitarie, e siamo costretti a dover ingiustamente attendere che ci venga versato ciò che ci spetta di diritto. In questi giorni ho inoltrato all’ufficio protocollo della sede Adisu di Lecce un’istanza scritta in cui ho chiesto delucidazioni sul perché del ritardo, e su quali saranno le misure da adottare e le relative tempistiche. Tuttavia da fonti informali, è trapelata la notizia che bisognerà attendere ulteriormente. Questo mi legittima a sollevare oltre ad una questione morale, anche una questione legale. Il riferimento normativo riguardante l’istituzione e l’erogazione delle borse di studio. “La Legge Regionale 27 Giugno 2007 n.18 – prosegue Mandorino – non riporta in nessuna sua parte la necessità di istituire annualmente un termine perentorio entro il quale procedere alla liquidazione di quanto dovuto. Proprio per questo a partire da settembre raccoglieremo tra gli studenti delle Università pugliesi le firme necessarie alla presentazione alla Regione Puglia di una petizione, in cui chiederemo che nell’art.5 della suddetta legge, venga introdotto un comma che preveda nella programmazione annuale per l’attribuzione delle borse di studio, la fissazione di un termine perentorio entro il quale l’Agenzia sarà tenuta a versare le stesse. Questa modifica risulterebbe particolarmente importante, dal momento che in caso di ritardo nell’erogazione del servizio, inizierebbero a decorrere gli interessi legali, che l’Adisu verserebbe addizionalmente all’importo dovuto. E inoltre costituirebbe un efficace deterrente per l’Agenzia, che verrebbe finalmente sottoposta ad un trattamento simile a quello a cui sottostanno da anni gli studenti, e fornirebbe ad essi il giusto indennizzo per il danno subito dal ritardo”.
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