L’On. Teresa Bellanova interviene sulle richieste di rinvio a giudizio per la compravendita dei palazzi di Via Brenta.
“La richiesta del processo è già una condanna dei due anni di totale silenzio da parte del Ministero”. Questo il commento dell’On. Teresa Bellanova alla notizia delle richieste di rinvio a giudizio per la compravendita dei palazzi di Via Brenta. “Era il luglio 2008 quando presentai un’interrogazione al Ministro della Giustizia Alfano, in cui ricostruivo i passaggi di quella vicenda e ne chiedevo chiarimenti. Due anni. Due anni di assoluto silenzio”. “Oggi quantomeno sappiamo che sarà sicuramente la magistratura a fornire quelle risposte, ad alcune evidentemente legittime perplessità sollevate, che il Ministro si è rifiutato di fornire”. “La speranza però è sempre l’ultima a morire. Per questo motivo, dopo averlo fatto più volte personalmente, ho inviato formalmente al Presidente della Camera la richiesta di sollecitare una risposta da parte del Ministro interrogato. Penso che a nessun amministratore pubblico, in quanto diretta o indiretta emanazione del volere della cittadinanza, sia concesso il diritto di sottrarsi alle responsabilità che quel ruolo gli attribuisce, neanche nei frangenti in cui quello stesso ruolo può risultare scomodo per se o per la sua parte politica”. “Penso che i cittadini abbiano tutto il diritto di sapere come vengono gestiti i loro soldi e, in attesa della magistratura, penso che spetti a chi ha ricevuto l’investitura popolare per farlo, fornire tutti i necessari chiarimenti”. “Anche i leccesi” conclude la parlamentare del PD “sono cittadini di quella stessa Repubblica che Alfano rappresenta e non meritano assolutamente la totale indifferenza dimostrata, in questi due anni di assoluto silenzio, dal Ministro della Giustizia”.