All’associazone “Idee insieme” risulta che il Comune ha sottoscritto un contratto derivato nel 2006.
«Come mai il Comune di Casarano non risulta tra gli enti locali oggetto di indagine della Guardia di Finanza sui prodotti finanziari derivati, pur avendoli sottoscritti in passato?». Se lo chiede l’associazione “Idee Insieme” dopo le notizie di stampa (Nuovo Quotidiano di Puglia dell’11 giugno scorso) su una verifica delle Fiamme Gialle di Lecce sui contratti stipulati negli anni passati dai Comuni salentini. L’associazione, che da tempo mira ad ottenere chiarezza e trasparenza nella gestione della cosa pubblica, rivela che la Guardia di Finanza inviò un questionario a tutti i comuni per verificare l’esistenza di tali contratti. «Dai resoconti di stampa – si legge in un comunicato stampa di “Idee Insieme” – il Comune di Casarano non risultava tra quelli che avevano fornito una risposta positiva. Dalle informazioni in nostro possesso risulta che il Comune di Casarano ha sottoscritto un contratto di questo tipo nel 2006. Tale contratto derivato, denominato “Interest Rate Swap” (Irs), è stato stipulato a fronte di un prestito obbligazionario del valore di circa 11 milioni di Euro della durata di 20 anni». La circostanza rivelata dall’associaizone è stata confermata dalla relazione della società di rating “Bdo Sala Scelsi Farina”, datata 28 settembre 2009, redatta su incarico della stessa amministrazione comunale con l’obiettivo di fare una ricognizione economico-finanziaria dell’ente. Dalla relazione della “Bdo” (pag. 32) emerge che al 31 dicembre 2008 il suddetto contratto di finanza innovativa aveva già prodotto un risultato negativo di € 355.000; otto mesi dopo (31/08/2009) la perdita teorica era migliorata (€ 275.000). «Tale risultato – accusa l’associazione – non è iscritto in Bilancio! Dalla lettura dello stesso sembra che siano diverse le voci non contemplate». Alla luce di queste rivelazioni, la nota dell’associazione, firmata dal vice presidente Giovanni Memmi, pone diversi quesiti a cui “vorremmo avere delle risposte tempestive e publbiche da parte del sindaco”. Queste le domande: cosa ha risposto il Comune di Casarano al questionario inviato dalla Guardia di Finanza? Come mai nel Bilancio non c'è traccia di questo risultato finanziario? Come l’'amministrazione pensa di risolvere questa situazione? L’operazione Swap ha prodotto conseguenze negative per le casse comunali? Ha prodotto danno erariale? Dobbiamo convivere con questa “spada di Damocle” per altri 15 anni? O si può trovare una soluzione alternativa? E, se si, quale?
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