Nuovi veleni e nuovi misteri sembrano emergere dal sempre più intricato caso sull’omicidio di Peppino Basile, il consigliere dell'Italia dei Valori assassinato ad Ugento la notte tra il 14 e il 15 giugno 2008. Una lettera anonima, dal chiaro intento intimidatorio, è stata recapitata venerdì mattina presso l’abitazione dei genitori dell’avvocato Francesca Conte, uno dei legali, con l’avvocato Roberto Bray, di Vittorio Luigi Colitti, il 19enne (minorenne all'epoca dei fatti) accusato, in concorso con il nonno Vittorio, dell'omicidio di Basile. La lettera, regolarmente affrancata, è stata spedita lo scorso 8 luglio. . .