Sbarco a Gallipoli: individuato un terzo scafista

La Polizia e la Squadra mobile hanno identificato anche il terzo uomo, un turco di vent’anni.

Non erano due, ma tre gli scafisti a bordo della “Sun Odyssey Cobalt”, la barca a vela incagliatasi, l’altro ieri notte, nei bassi fondali, a circa 50 metri, dal promontorio del Lido del Pizzo, mentre trasportava migranti di nazionalità turca e afghana. Si tratta di un turco ventenne, identificato da Polizia e la Squadra mobile di Gallipoli. Gli altri due scafisti, invece, erano già stati individuati e arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, dal personale della Guardia Costiera, dalla Polizia del comune ionico e dalla Squadra mobile di Lecce. 9 luglio 2010 – Gallipoli: arrestati due scafisti e salvati 36 migranti Due scafisti arrestati e 36 migranti afghani, turchi e curdi portati in salvo da sicuro naufragio. Tra loro un neonato, otto bambini e sette donne. E’ questo il risultato di un’operazione della Guardia Costiera di Gallipoli eseguita la notte scorsa. E’ accaduto che, durante una fase di pattugliamento, un equipaggio di polizia marittima a bordo della motovedetta Cp 261, ha intercettato una barca a vela della lunghezza di 13 metri che si era incagliata nei bassi fondali, a circa 50 metri dal promontorio del Lido del Pizzo – Gallipoli. L’imbarcazione è stata dapprima agganciata con una cima di rimorchio di un battello pneumatico Alfa 62 appena sopraggiunto e poi dalla motovedetta che ha trascinato via lo scafo evitandone l’impatto contro gli scogli. L’operazione di salvataggio è riuscita perfettamente nonostante il forte vento e le acque particolarmente agitate che hanno messo a rischio anche la vita dei militari. I naufraghi sono stati poi suddivisi in gruppi e accolti sulle due imbarcazioni di soccorso che si sono dirette nel Porto di Gallipoli. I migranti sono in buone condizioni, hanno passato la notte nei locali della Capitaneria e, nella mattinata successiva, la Polizia di Stato li ha trasferiti a Lecce per le rituali incombenze. Gli scafisti invece sono stati individuati e arrestati dal personale della Guardia Costiera, dalla Polizia del comune ionico e dalla Squadra mobile di Lecce. Intanto, a Gallipoli si è poi provveduto al recupero della barca a vela che è stata sequestrata per ordine dell’Autorità giudiziaria e ormeggiata nel porto. Si tratta di uno scafo modello “Sun Odyssey Cobalt” del valore di oltre 100 mila euro. Il costo del viaggio “della speranza” ammonterebbe a 8 mila euro per adulto e 4 mila per bambino.

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