«L’umanità diventa un costoso vizio, nel tempio della contabilità» afferma l'on. Bellanova (Pd) che parteciperà all'evento
Si svolgerà a Montecitorio domani, 7 luglio, la manifestazione nazionale promossa dalle associazioni dei disabili Fand (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e Fish (Federazione Italiana per il Superamento del Handicap) contro le norme previste dalla manovra economica. Parteciperà anche l'on. Teresa Bellanova secondo cui “è vergognoso che la crisi venga fatta pagare solo alle fasce deboli della società, ma è addirittura disumano che la si scarichi su coloro per cui vivere è già una faticosissima conquista quotidiana”. Queste le parole con cui la parlamentare del PD annuncia la sua adesione alle ragioni della manifestazione. “L’assegno, che ammonta a 256 euro mensili, viene al momento dato a persone che siano a un tempo disoccupate, percepiscano un reddito annuo al di sotto dei 4mila euro e soffrano di una grave disabilità. Secondo la norma proposta dal governo” spiega la parlamentare “potranno continuare a percepire l’assegno coloro cui viene riconosciuto il 74% di invalidità, l’attuale limite, ma solo nei casi di patologia unica. La soglia viene innalzata al 85% per le persone affette da più patologie. In pratica si introduce un barbaro principio di discriminazione tra le sofferenze umane”. “Questo Governo di sedicenti difensori della vita” conclude la Bellanova “si disimpegna dall’assistenza verso coloro con cui la vita è stata meno generosa. L’umanità diventa un costoso vizio, nel tempio della contabilità”. 4 luglio 2010 Prende posizione netta l'on. Teresa Bellanova che, in merito ai problemi degli invalidi, afferma in una nota che “il governo vuol far cassa cancellando il diritto di tante persone a vivere”. Come è noto, l'esecutivo ha innalzato il limite che dà diritto all’assegno di invalidità dal 74% all'85%, con il risultato che “a pagare saranno sempre quelli che non hanno colpe, mentre chi ha attuato o si è prestato alle truffe continuerà a condurre tranquillamente la propria vita”. In sintesi, dice Bellanova “la modifica della legge n. 508 del 1988 art.1 introdotta con l’emendamento del relatore in commissione bilancio al senato, comporterà che l’indennità di 600 euro finalizzata a sostenere l’assistenza della figura di un accompagnatore per lo svolgimento degli atti quotidiani della vita, verrà d’ora in poi concesso solo alle persone con inabilità totale, non autosufficienti che abbisognano di un’assistenza continuativa 24 ore su 24 per gli atti elementari”. Si risparmia dunque sulle possibilità di una maggiore integrazione sociale e lavorativa, non si riconosce l’assegno di invalidità civile e l’indennità di accompagnamento. “Si penalizzano” conclude la parlamentare salentina “le persone che hanno una pluralità di malattie e, a conti fatti, chi è costretto a spendere di più per curarsi, per prevenire ulteriori stati di aggravamento e mantenere una condizione di salute più dignitosa”.
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