Botta e risposta tra il pd di Gallipoli e Vincenzo Barba
Excusatio non petita, accusatio manifesta… Sembra proprio che le dichiarazioni del Pd gallipolino seguano alla lettera questo antico motto latino, in base al quale si comprendono alla perfezione certe teorie, fatte su misura, per mettere le mani avanti allo scopo di non cadere indietro. È normale che l’opposizione provi in tutti i modi a mettere il dito nella piaga delle incomprensioni, non si sa più fino a che punto ricomponibili, della maggioranza. Non è normale che il soccorso rosso, a mo’ di stampella, brighi per mantenere in piedi una Giunta che ha i numeri per governare – oltre che la legittimazione politica e morale – solo e soltanto se cammina nell’alveo del programma con cui ci si è presentati agli elettori e se continua ad essere supportata dalla propria maggioranza. Eventuali tentativi di inciucio all’ombra di Palazzo Balsamo, orchestrati e organizzati in stanze lontane dalle assolate strade e piazze della ”Città Bella”, lascerebbero il tempo che trovano e, soprattutto, durerebbero lo spazio di una notte, poiché si trasformerebbero in un abbraccio mortifero che una persona sveglia come Giuseppe Venneri non dovrebbe accettare. Per carità, sul cosiddetto porto turistico si nota un’immediata chiamata alle armi della rappresentanza del popolo di sinistra, probabilmente frutto dell’antico vincolo politico con l’On.le Abaterusso, in perfetta sintonia con le continue e sferzanti segnalazioni che arrivano dai Palazzi romani. Ma che ci azzecca, direbbe l’On.le Di Pietro, con la storia di un centrodestra che ha guardato più agli interessi della collettività e alla storia economica del territorio che alla difesa di qualche privilegio e di qualche amicizia? Guai a scambiare una stampella con uno stuzzicadenti… perché è di quest’ultimo che si tratta. Il Sindaco se vuole può governare, se non vuole lo può dire chiaramente e tutti saremo pronti ad affrontare un altro impegno e un’altra sfida elettorali. I tentativi del Pd di infilarsi a tutti i costi, in maniera pretestuosa, opportunistica e strumentale, nelle faccende della maggioranza, sono risibili e ridicoli. Dalle nostre parti si dice che: “dove non sei chiamato, da asino sei trattato…”. E di ragli nelle file dei democratici ne stiamo ascoltando tantissimi… On. Vincenzo BARBA
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