Sotto il controllo delle telecamere installate in città finiranno il centro storico e le “vie del sesso”. Ma secondo alcuni cittadini il “Grande Fratello” viola la privacy
Promessa mantenuta. Entro il 30 giugno le 54 telecamere di video-sorveglianza poste in punti strategici del centro storico di Lecce entreranno finalmente in funzione. Il che significa – o almeno si spera – meno atti vandalici, meno episodi intimidatori, un senso di sicurezza diffuso. Le telecamere, che saranno attive 24 ore al giorno, saranno messe ufficialmente in funzione alla presenza di Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni. E’ stato lui ad impegnarsi in prima persona perché il sistema video-controllo, il primo in Italia realizzato nell’ambito del “Pon Sicurezza 2007-2013”, partisse proprio dal capoluogo salentino. La spinta ad una tale decisione fu l’atto vandalico che portò all’incendio di ben nove autovetture in piazzetta Baglivi. Oltre che nel centro storico, ad ogni modo, le telecamere sono state installate anche nelle cosiddette “strade del sesso” a grande richiesta dei residenti. Il progetto è stato redatto dal settore Traffico e Mobilità del Comune di Lecce e si avvale di telecamere ad altissima tecnologia. La sala operativa sarà allestita presso il Comando di Polizia municipale di viale Rossini e in un secondo momento sarà interconnessa con le sale operative di Polizia e carabinieri. Alcuni cittadini protestano per la violazione della privacy che un sistema di tal genere per forza di cose causerà. Ma, nell’epoca del Grande Fratello, probabilmente non sarà difficile abituarsi anche a questo.
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