A Sternatia suoni e visioni si fonderanno fino all'alba. In programma gli omaggi a Gianfranco Mingozzi e Matteo Salvatore e un documentario sul Salento di Klaus Voswinchel
Un connubio di musica e visioni cinematografiche che si fonderanno sino all’alba oggi al Musiki, notte bianca di cinema del reale di Sternatia. “Musikì” è una notte ideata a conclusione del seminario/laboratorio “Filmare la musica e il territorio“, che mira ad approfondire poetiche e pratiche dell'attività di filmaker ed è finalizzato all'esplorazione filmica del territorio del Capo di Leuca e alla realizzazione di documenti audiovisivi su canti, suoni, musiche tradizionali e di sperimentazione. L’evento prenderà il via alle ore 21.00 con l’esibizione di Enza Pagliara e Cosimino Chiriatti che interpreteranno “Stellario” di Sonia Antonini. A seguire, sarà proiettato un estratto da “Sulla terra del Rimorso” e ”Il Putto” in omaggio a Gianfranco Mingozzi, straordinario cineasta e compagno di viaggio di Cinema del Reale, scomparso nel 2009. Subito dopo appuntamento con Musikì, suoni e visioni del territorio: Grecìa Salentina dedicato alla documentazione del territorio del sud Salento, dei suoni e dei canti di tradizione orale. Alle 22.00 saranno di scena “Animammersa” con la performance ”La Conta d’Aquila: 20 minuti per raccontare un anno di terremoto aquilano” con musiche a cura di Carlo Pelliccione, e voci recitanti di Antonella Cocciante e Patrizia Bernardi. Un evento particolare è dedicato al documentario “Ostuni” del 1976 di Lino Ciccarese con sonorizzazione dal vivo realizzata da Anton Giulio Galeandro e voce di Enza Pagliara. Il documentario racconta la vita quotidiana della città bianca, la carenza d’acqua, l’apparizione di una fontanella, il trasporto dell’acqua, il ritmo lento dei vicoli del centro storico, ma la “modernità” è già dietro l’angolo. Tra le proiezioni anche un raro documentario tedesco di Klaus Voswinchel “Landpartie: scampagnata, immersione totale tra paesaggi e tradizioni culinarie del Salento”, girato tra Sternatìa, Gallipoli e Casarano nel 1977. A seguire “La voce Stratos”, film sul grande cantante e sperimentatore di suoni Demetrio Stratos, realizzato da Luciano D’Onofrio e Monica Affatato, subito dopo “I Giant Leap” di Duncaman Bridge e Jamie Catto, uno straordinario viaggio in tutto il mondo con solo una telecamera digitale, un computer e un’idea: catturare e montare in un’unica fusione di suoni, immagini e parole le testimonianze di musicisti, registi, scienziati e pensatori. L'iniziativa rientra nel progetto “La taranta nella rete” organizzato dal Comune di Melpignano e dall’istituto Diego Carpitella, a cura di Vincenzo Santoro, responsabile ufficio Cultura e Politiche Giovanili Anci, e Sergio Torsello, responsabile scientifico dell’Istituto Diego Carpitella.