Ndronico tutela le grotte

Il gruppo speleologico leccese Ndronico festeggia 20 anni e rinnova il proprio impegno a difesa del patrimonio artistico e naturalistico della Puglia, focalizzandosi in particolare sulla tutela delle grotte

Promozione e difesa del patrimonio artistico-naturalistico della regione Puglia, questo l’impegno che il gruppo speleologico leccese Ndronico si ripropone varcando la soglia dei vent’anni di attività. “Rispettiamo le grotte e salveremo l'ambiente. Il rispetto per l'ambiente ipogeo – scrive l'associazione – è di primaria importanza per la sua sopravvivenza”. Sono infatti molteplici le fonti di inquinamento nelle aree carsiche e più specificamente nelle grotte. Per analizzare meglio il problema elenchiamo i vari tipi di inquinamento che minacciano le grotte: dall’inquinamento fisico a quello chimico, dall’inquinamento batteriologico a quello luminoso. “La presenza massiccia di visitatori provoca un aumento considerevole della temperatura – fanno sapere dall’associazione – a questo si aggiunge un aumento della concentrazione di anidride carbonica e una diminuzione dell'ossigeno dovuto alla respirazione con conseguente variazione del Ph. Infine vi è un apporto notevole di batteri e spore che, depositatesi sui vestiti dei visitatori all'esterno delle grotte, vengono rilasciate all'interno degli ambienti visitati”. “Ma il rifiuto più pericoloso per l'ambiente ipogeo è sicuramente la pila – conclude il comunicato dell'associazione -. Abbandonare i rifiuti in un ambiente che sembra sicuro perché non raggiungibile da altre persone potrebbe rivelarsi un tragico errore, rischiamo, infatti di lasciare sul nostro cammino delle vere e proprie bombe innescate con conseguenze che a stento possiamo immaginare. Il mondo ipogeo, proprio per le sue caratteristiche di ambiente estremo ma costante nel tempo, risulta molto vulnerabile a fattori esterni, ecco perché il rispetto per questo ambiente è di primaria importanza per la sua stessa sopravvivenza”.

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment