Gianfreda abbraccia la proposta di De Masi

Sulla proposta di Ivan De Masi di costituire un’Unione dei Comuni, l’assessore Gianfreda di Collepasso auspica che la proposta venga affrontata con “serietà e scienza”

“Una nuova città con circa 50.000 abitanti nel Basso Salento? Un’idea suggestiva e auspicabile”. La “provocazione” di Ivan De Masi, sindaco di Casarano, che alcuni giorni fa aveva proposto l’unione, in un unico ente, dei comuni di Casarano, Collepasso, Matino e Parabita, trova una sponda in Pantaleo Gianfreda, assessore all’Urbanistica e Sviluppo economico di Collepasso. “L’idea acquista maggiore forza – sottolinea l’assessore – in un momento in cui si ritorna a discutere, talora solo demagogicamente, su costi e riforma della politica e della pubblica amministrazione”. Ma è chiaro, tuttavia, che i costi della politica si riducono sensibilmente se da quattro comuni decidono di diventare solo uno. “Avere un sindaco invece che 4; 20 consiglieri, invece che 70-80; 4-6 assessori, invece che 20-24 – ragiona Gianfreda – un’unica struttura burocratica, capace di dare servizi più diffusi, moderni, qualificati, veloci ed efficienti; un’unica strategia per lo sviluppo, considerato anche le quattro aree industriali contigue; un’unica gestione del territorio, dell’urbanistica, dei servizi ed altro ancora: tutto ciò non sarebbe auspicabile, oltre che suggestivo, in un’area territoriale omogenea, che ha identici interessi ed obiettivi ed esprime attualmente quattro aggregati urbani sostanzialmente contigui?”. “Certamente – sottolinea l’esponente del Pd – ci sono tutte le condizioni e le convenienze perché l’idea coraggiosa e lungimirante di De Masi, che da anni circola negli ambienti culturali e politici più avveduti del territorio, sia discussa e presa in seria considerazione”. Gianfreda rivela, tra l’altro, “come l’esperienza delle Unioni dei Comuni non abbia conseguito complessivamente gli obiettivi prefissati, compreso quello di essere “passaggio intermedio” per forme più avanzate di aggregazione territoriale, e sembra aver esaurito la sua originaria forza propulsiva”. Il tema, comunque, secondo l’assessore, andrebbe affrontato con “serietà e scienza”.

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