Sarà il Governo ad esprimersi in merito alla proposta Gallo, nel frattempo modificata: gli autisti avranno una doppia patente, di servizio, per le infrazioni commesse al lavoro
L'emendamento proposto alla Commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama dal senatore salentino Cosimo Gallo è stato ritirato dalla discussione del Senato, che da ieri lavora al ddl di riforma del Codice della Strada. La decisione è venuta del suo promotore che per rendere più rapida l'approvazione ha deciso trasformare la proposta in ordine del giorno con l'approvazione della Commissione Lavori pubblici che ha quindi rinviato al Governo la decisione sulla proposta che nel frattempo è stata anche modificata. Resta il principio di base secondo il quale l'autista di auto blu non possa subire sanzioni per infrazioni al Codice della strada commesse mentre è in servizio. Cambiano le modalità di applicazione. Per gli autisti delle auto che trasportano i politici è stata prevista infatti una doppia patente “di servizio”, anch'essa a punti. Le infrazioni commesse “dietro richiesta” del politico (ad esempio, al fine di arrivare in orario ad un appuntamento importante) avranno effetto solo su questa con relativa decurtazione di punti. Che non intaccherà, invece, la patente, per così dire “personale”, del guidatore. Di quella e dei punti lì posseduti dovrà rispondere quando è a bordo della propria auto e al di fuori dell'orario di lavoro. 4 maggio 2010 Auto blu. Passa l’emendamento Gallo È stato approvato ieri in commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama l’emendamento proposto da Cosimo Gallo, senatore PDL salentino, che prevede il rilascio di una patente professionale agli autisti delle auto blu, i quali potranno essere sanzionati ma senza subire la decurtazione dei punti. A votare contro l’emendamento che ha suscitato non poche polemiche il PD, che nonostante tutto è riuscito a strappare unicamente che la norma in questione sia regolamentata dal Ministro dei Trasporti. Lo scorso anno il parco vetture della pubblica amministrazione è aumentato del 3.1%, facendo arrivare il numero di auto blu a quota 629.760 unità, un dato altissimo se si considera che ce ne sono solo 72.000 in tutti gli Stati Uniti d’America. Ma una proposta simile, che nasce nel preciso momento in cui si propone di abolire le auto blu, non renderà ancor più insicure le nostre strade? A difendere a spada tratta l’emendamento Cosimo Gallo, l’ideatore dello stesso, che spiega come molto spesso a far commettere le infrazioni agli autisti delle auto blu siano proprio le richieste degli stessi politici di accelerare per non ritardare ad un appuntamento importante. Marco Filippi, capogruppo in Commissione Lavori Pubblici del Senato, solleva il dubbio che la norma non sia volta a tutelare il lavoratore, bensì a dare un ulteriore pretesto ai politici che viaggiano sulle auto blu a chiedere agli autisti di violare il codice della strada, con la conseguenza che questi ultimi non potranno più rifiutarsi.
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