Inseguimento spericolato con la droga a bordo. Condannati in due

Hanno patteggiato una pena a 4 anni e 8 mesi di reclusione i due giovani leccesi che lo scorso gennaio erano stati arrestati dopo un inseguimento da film con la Polizia. A bordo nascondevano oltre 7 Kg. di droga

Hanno patteggiato una pena a 4 anni e 8 mesi, dinanzi al gup Antonio Del Coco, Danilo Polimeno, leccese di 26 anni, e Valentino Nobile, di Salice Salentino, di soli 19 anni, figlio di Salvatore Nobile, boss arrestato e condannato per droga ed estorsione. I due l’undici gennaio scorso erano stati arrestati dopo un folle inseguimento, da parte della Polizia, per le vie del capoluogo salentino. Un inseguimento iniziato dopo il tentativo dei due imputati di sfuggire ad un posto di blocco della Squadra Mobile. Alla vista degli agenti, che avevano prontamente intimato l’alt, Polimeno aveva accelerato, superando una prima volante. Poco più avanti ad attenderli vi era però una seconda auto. I due, a bordo di un Suv modello SsangYong Rexton, avevano speronato violentemente la seconda volante. Ne era scaturito un inseguimento da film, mettendo a repentaglio la vita di decine di automobilisti che transitavano, costringendoli ad attaccarsi fisicamente alle pompe di benzina per non essere travolti nella folle corsa. Ad avere la peggio erano stati tre agenti, che avevano riportato ferite guaribili in quindici giorni. Nei loro confronti il giudice ha stabilito un risarcimento di 20mila euro ciascuno. A scatenare il folle gesto era stato un ingente quantitativo di droga nascosto a bordo dell’auto di grossa cilindrata. Poco più di 7 Kg. di hascisc confezionai in 73 tavolette del peso di 100 grammi circa. Durante il successivo inseguimento Nobile e Polimeno avevano cercato di disfarsi della droga lanciando i panetti del finestrino dell’auto in corsa. Un tentativo vano, visto che le 56 confezioni di cui i due avevano cercato di liberarsi venivano recuperate dagli agenti. I due imputati sono difesi dagli avvocati Giancarlo Dei Lazzaretti e Pantaleo Cannoletta.

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