Nuova svolta nell’inchiesta sull’omicidio di Peppino Basile, il consigliere dell’Italia dei Valori assassinato ad Ugento la notte tra il 14 e il 15 giugno del 2008. Il pubblico ministero del Tribunale per i minorenni, Simona Filoni, ha chiesto il giudizio immediato per Vittorio Luigi Colitti (oggi 19enne ma minorenne all’epoca dei fatti), accusato, in complicità con il nonno Vittorio, di aver assassinato il consigliere ugentino. Si tratta dunque di una improvvisa accelerazione nella vicenda giudiziaria di uno dei due presunti assassini: quello del giudizio immediato è, infatti, un rito speciale caratterizzato dalla mancanza dell’udienza preliminare. Nei prossimi cinque giorni il gip dovrà emettere il decreto con il quale dispone il giudizio o rigettare la richiesta, ordinando la trasmissione degli atti al pubblico ministero. Una scelta, quella adottata dalla dottoressa Filoni, che presuppone gravi indizi di colpevolezza. La richiesta del giudizio immediato si basa su un principio fondamentale, che è quello dell’evidenza della prova. Vittorio Luigi Colitti è attualmente recluso nell’Istituto penale minorile “Fornelli” di Bari. Il Tribunale del Riesame ha rigettato, lo scorso 20 dicembre, l’istanza di scarcerazione presentata dai suoi legali. La posizione dell’altro indagato, Vittorio Colitti senior, agricoltore di 69 anni in carcere a Lecce, seguirà invece un iter diverso. Nei prossimi giorni il sostituto procuratore Giovanni De Palma notificherà l’avviso di conclusione delle indagini, cui seguirà, con ogni probabilità, la richiesta di rinvio a giudizio.
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