Il depuratore passa all’Aqp

La delibera con cui la Giunta di Casarano ha consegnato il depuratore consortile di Casarano, Matino e Parabita alla gestione diretta all’Acquedotto pugliese

La giunta municipale, con la delibera n. 110 del 15/03/2010, ha di fatto consegnato il depuratore consortile di Casarano, Matino e Parabita alla gestione diretta dell’Acquedotto Pugliese. Quella che sembrava solo una provocazione del sindaco, Ivan De Masi, contro la presunta strumentalizzazione elettorale della vicenda da parte della Provincia si è concretizzata in poche ore in un’importante scelta politica che potrebbe ulteriormente guastare i rapporti istituzionali tra i due enti. Il provvedimento, deliberato l’altro ieri, è stato trasmesso al dirigente del settore “Sviluppo locale“ del Comune di Casarano, arch. Francesco Longo, per espletare tutti gli atti occorrenti alla consegna “ad horas” (ossia nel più breve tempo possibile) dell’impianto di depurazione. La decisione è stata possibile anche grazie al via libera decretato dal Commissario delegato per l’emergenza in Puglia, il presidente Nichi Vendola, che nei giorni scorsi ha invitato l’Ato Puglia e Aqp spa di determinare in breve tempo la presa in consegna dell’impianto di contrada “Vora”, “ai fini – si legge nella nota del Governatore – di non ulteriormente procrastinare, senza peraltro alcuna congrua motivazione, l’avvio all’esercizio dell’impianto in parola”. Due righe, queste, che costituiscono una clamorosa sconfessione delle considerazioni del presidente della Provincia, Antonio Gabellone. L’inquilino di Palazzo dei Celestini, infatti, aveva respinto le accuse di De Masi, definendole “illazioni”, su un calcolato rinvio dell’attivazione dell’impianto per motivi elettorali. Vendola, invece, non solo conferma le ipotesi del sindaco di Casarano, ma addirittura le dichiara in un atto ufficiale. Il provvedimento del presidente della Regione, tuttavia, sembra preminente rispetto alla sospensione dell’attivazione del depuratore decretata dal competente settore della Provincia. Bisogna aggiungere che, con una nota del 3 marzo scorso, “Acquedotto Pugliese spa” ha comunicato al Comune di Casarano che “non sembrerebbero esservi più impedimenti all’attivazione dello stesso (impianto, ndr), essendo il provvedimento autorizzativi allo stato pienamente efficace”. Palazzo dei Domenicani, Acquedotto Pugliese e Commissario delegato per l’emergenza ambientale sono quindi concordi e d’accordo per far partire l’impianto di depurazione di Casarano, nonostante i politici e il Comune di Gallipoli si siano messi di traverso perché temono un presunto inquinamento del mare nei pressi della località “Baia Verde”, che potrebbe compromettere la stagione balneare. Il Comune di Casarano, però, si sarebbe attenuto alle prescrizioni del tavolo tecnico, in particolare alla disposizione imposta dalla città jonica, ossia l’esclusione dello sversamento dei reflui depurati nella rete dei canali di bonifica, dal 1° giugno al 30 settembre di ogni anno, a tutela assoluta della stagione estiva delle spiagge gallipoline.

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