Edilizia scolastica, Lecce precipita nella classifica di Legambiente

L'indagine “Ecosistema Scuola” sulla qualità delle strutture e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, vede Lecce al 34° posto. Nel 2009 era al quarto

Lecce precipita al 34esimo posto nella classifica annuale di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica. Uno slittamento significativo, considerato che nel 2009 il capoluogo salentino si collocava in quarta posizione, e per alcuni anni il rapporto «Ecosistema Scuola» stilato dall’associazione ambientalista, ha visto Lecce sempre fra le prime dieci città in classifica. Quest’anno va male anche nella graduatoria delle pratiche ecocompatibili, dove si piazza al 36° posto rispetto all’ottavo dell’anno scorso. Meno allarmante è invece la performance sul livello di rischio delle scuole: il comune pugliese che desta più preoccupazione è quello di Foggia, al sesto posto, seguito da Taranto al 58°, Lecce al 64° e Bari al 66°. In generale, il decimo rapporto di Legambiente sulla qualità delle strutture e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, presentato ieri a Napoli, registra un “tracollo” di tutte le città capoluogo pugliesi rispetto al 2009. Il dossier, che analizza i dati forniti da 95 Comuni capoluogo di provincia, evidenzia pochi passi in avanti e molte situazioni di stallo in tutto il Paese, e una situazione particolarmente critica per gli istituti scolastici pugliesi, come sottolinea Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia. “Dall’indagine che ha preso in esame in Puglia 293 edifici scolastici ed una popolazione di studenti pari a 76.368 – spiega – emerge in sintesi che il 60,61% edifici scolastici necessitano di interventi di manutenzione urgenti, non decollano le mense biologiche ma si registrando segnali positivi solo sul fronte della raccolta differenziata, del risparmio energetico e dell’uso delle rinnovabili”. Scendendo nel dettaglio, su 293 edifici scolastici pugliesi presi in esame, il 47,12% sono stati costruiti tra il 1974 e il 1990; il 60,61% necessitano di interventi di manutenzione urgenti e nessun edificio scolastico è stato costruito secondo criteri di bioedilizia. Per quanto riguarda le caratteristiche degli edifici, il 59,39% dispone di un giardino, mentre il 44,37% non ha ancora strutture per lo sport. La media degli investimenti straordinari da parte delle amministrazioni per ogni edificio in Puglia ammonta a 6.233,18 euro, mentre è di 4.273, 50 la spesa per gli interventi ordinari, cifre ancora basse rispetto al resto d’Italia. “Per migliorare le condizioni dell’edilizia scolastica – conclude Tarantini – Legambiente chiede il monitoraggio costante degli edifici e più risorse e finanziamenti alle scuole oltre al completamento dell'anagrafe scolastica previsto dalla normativa”.

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