Liberi Naccarelli e Guagnano. Ma non potranno ritornare al lavoro

Si dovranno astenere dalle loro attività professionali ma sono tornati liberi. Lo ha disposto il gip Ercole Aprile. Gli inquirenti non possono più acquisire nuovi documenti

Sono tornati liberi Giuseppe Naccarelli, dirigente del Comune di Lecce, e Pietro Guagnano, costruttore. Liberi dopo 43 giorni trascorsi dal secondo agli arresti domiciliari, dal primo in parte anche in carcere. Liberi, ma non del tutto, in quanto il gip Ercole Aprile ha disposto che per due mesi dovranno astenersi dalle loro attività professionali. Loro che il 20 ottobre scorso ricevettero la notifica di un’ordinanza di custodia cautelare dallo stesso Aprile per l’affaire di via Brenta. Il provvedimento emesso ieri prevede che Naccarelli non possa tornare a ricoprire l’incarico di dirigente comunale alle Politiche comunitarie e che Guagnano non si debba occupare dell’azienda edile Socoge che amministrava con il fratello Leonardo. La prima fase dell’inchiesta può dirsi dunque chiusa; gli inquirenti ritengono infatti di non poter acquisire ulteriori informazioni dai tre indagati (il terzo è Vincenzo Gallo, funzionario della Selmabipiemme che aveva lasciato i domiciliari dopo due settimane) interessati dai provvedimenti cautelari.

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