Non sarebbero state solo le parole della bambina di sei anni ad incastrare i presunti omicidi di Peppino Basile. I suoi racconti sarebbero stati la carta di cui si sono serviti gli inquirenti per giungere all’arresto, due giorni fa, di Vittorio Colitti e Vittorio Luigi Colitti, nonno e nipote, entrambi vicini di casa del consigliere di Italia dei valori. L’indagine aveva infatti già raccolto una serie di indizi di colpevolezza “catturati” attraverso le intercettazioni ambientali eseguite a partire dai giorni dopo l’omicidio. Una intercettazione in particolare, quella del 6 luglio, tre. . .