Raccolta rifiuti. Lavoratori in protesta

Ieri ad Ugento l’inaugurazione del nuovo biostabilizzatore. A pochi metri i lavoratori incaricati della raccolta rifiuti hanno protestato per gli stipendi “a singhiozzo”

Decine di lavoratori in strada a Ugento a protestare; l’Ato Lecce2 con 5 milioni di euro in cassa pignorati dalla ditta “Vergine”; il vetro che giace da un mese nelle case di mezza provincia; i rifiuti che rischiano nelle prossime ore nuovamente di tornare sui marciapiedi. Sacchetto dell’immondizia “impazzito” è tornato e con esso le agitazioni sindacali per l’eterna questione degli stipendi erogati a singhiozzo, stavolta per i lavoratori incaricati alla raccolta, mentre invece mesi fa era toccato agli autotrasportatori rivendicare salario e condizioni di lavoro migliori. Ieri mattina presso il biostabilizzatore di Ugento le sigle Fp Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Fiadel hanno fatto sentire la propria voce a pochi metri dal presidente della Regione Nichi Vendola durante l’inaugurazione del nuovo centro di selezione e biostabilizzazione dell’Ato 3. A determinare la protesta è stata la mancanza di liquidità dell’Ato Le/2 sopraggiunta dopo un pignoramento di svariati milioni di euro avanzato attraverso l’avvocato Pietro Quinto dalla ditta “Vergine” che gestisce l’impianto di smaltimento di Fragagnano di Taranto; un fatto che a sua volta ha provocato un effetto domino nel quale è finita la società “Menhir” gestore unico della raccolta dei rifiuti di 26 Comuni dello stesso bacino d’ambito la quale pur avendo emesso fatture per 6 milioni di euro, ne ha ottenuti poche centinaia di migliaia per pagare i lavoratori. E così accanto al debito, si somma pure la polemica tra il presidente Vendola e il presidente dell’Ato Lecce/2 Silvano Macculi su chi dei due enti sia responsabile della gestione “ballerina” dei debiti con le società. Macculi che accusa la Regione di non erogare per tempo i soldi e Vendola che mostra le carte con l’impegno di spesa. L’ultima criticità rimane la raccolta del vetro che, come si diceva, da oltre 30 giorni giace nelle case di 46 Comuni dell’Ambito 2 e che rimarrà nelle quattro mura pure per la giornata di oggi come ha preannunciato un fax della stessa “Menhir” giunto ieri mattina nelle scrivanie dei sindaci.

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