Poggiardo, Surano, Minervino, Castro e Vignacastrisi. Discariche abusive a cielo aperto

Le discariche abusive a cielo aperto spuntano a cadenza ormai giornaliera, a volte sul ciglio delle strade meno trafficate altre all’interno dei fondi inutilizzati. Individuate in ben cinque comuni salentini

Basta una semplice passeggiata tra le campagne di mezzo Salento per sfogliare un libro dell’orrore per l’impressionante mancanza di senso civico in cui si è sprofondati. È il manuale delle discariche abusive a cielo aperto, che spuntano a cadenza ormai giornaliera, a volte sul ciglio delle strade meno trafficate altre all’interno dei fondi inutilizzati, dove ignoti continuano ad ammassare i più svariati oggetti di rifiuto o attrezzi non più adoperabili nella vita quotidiana. Ne abbiamo individuate diverse in cinque Comuni, in particolare sulle vie vecchie o vicinali che li collegano. A Poggiardo, dopo un sopralluogo effettuato con il consigliere di opposizione Massimo Gravante, abbiamo scovato due bombe ecologiche, una al confine con Surano e l’altra sul cammino belvedere che collega la città al territorio di Minervino. Proprio in quel luogo, qualcuno ha pensato bene di appiccare il fuoco forse per farne sparire le tracce ma nella realtà (e nelle foto) si nota una striscia con materiali di scarto vari lunga una cinquantina di metri. C’è di tutto: elettrodomestici, letti smontati, un divano arancione, casse, secchi, bottiglie, cartoni, buste, file di eternit, lamiere, pannelli di copertura in vetroresina, sedie, macerie di risulta, copertoni di auto a non finire, abbandonati dall’incivile anonimo. “Tutto questo è la diretta conseguenza della mancata responsabilizzazione del cittadino da parte delle istituzioni – tuona il consigliere poggiardese Gravante -. È un comportamento da condannare (e sanzionare) quello di chi va a buttare in tal modo gli ingombranti, ma tutto ciò forse non si verificherebbe se ci fosse una maggiore educazione alla raccolta differenziata e l’avvio tanto atteso dei previsti ecocentri”. “Se ci fosse un ecocentro funzionante – continua Massimo Gravante – il cittadino si abituerebbe a conferire lì i rifiuti, addirittura in questi punti di raccolta, negli accordi contrattuali, è prevista la Festa del riuso“. A dire il vero pure il sindaco Silvio Astore si era attivato nei giorni scorsi con la ditta Menhir e l’Ato Lecce/2 ma evidentemente non c’è stato verso di cambiare le cose. Uno spettacolo raccapricciante e una vergogna che grida vendetta per l’ambiente offeso, si presenta anche sulla via vecchia che lega Castro a Vignacastrisi. Pure qui cataste di eternit appena affumicato dal fuoco, batterie di auto in ogni dove, elettrodomestici e vernice sparsa persino su suolo pubblico. La speranza è che gli enti preposti si attivino al più presto per bonificare queste frequenti discariche abusive a cielo aperto.

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