Due incidenti mortali in un mese. Ha perso la vita, ieri, a bordo della sua Yamaha 600 un falegname 38enne, da 16 anni a Modena per lavoro
Poggiardo rivive l’incubo delle due ruote, sempre più robuste e possenti, sempre più imprudenti, sempre più insanguinate. Nel giro di un mese, sono stati due i centauri originari del paese rimasti privi di vita a causa della troppa fretta di evadere dalla cruda realtà di ogni giorno. Nemmeno 30 giorni fa, Luigi Micello era stato visto a Poggiardo in occasione dei funerali di un altro motociclista di qualche anno più grande, Adriano Pasquale Dongiovanni (classe 1966), vittima della strada agli inizi di agosto, morto sul colpo nei pressi di Otranto mentre si trovava in sella a una Ducati schiantatasi contro una Fiat, che probabilmente stava effettuando una inversione di marcia. Ora è toccato a lui cedere il passo e lasciare per sempre i familiari, mamma e papà entrambi pensionati che vivono nella città dalla quale era partito 16 anni fa in cerca di un lavoro nel Nord Italia. Una sistemazione come falegname l’aveva trovata nel modenese, in particolare a Guiglia, dove risiedeva insieme alla convivente e ad una figlioletta di appena sei anni. E proprio da quel posto di lavoro Luigi Micello stava tornando a bordo di una Yamaha 600. Il 38enne salentino se ne va in un modo brutale, dicendo addio agli affetti più cari, ai parenti e agli amici di una vita che per tutta la giornata di ieri sono rimasti increduli in silenzio a cercare di comprendere questa escalation di vittime delle due ruote. Pure il sindaco Silvio Astore piange il proprio concittadino “figlio di onesti e ordinati lavoratori” dopo aver assistito in presa diretta alla concitazione seguita al terribile schianto che travolse il suo stretto parente Dongiovanni. Una serie di centauri morti in un solo mese: a Poggiardo e nel Salento non sono pochi a domandarsi che cosa stia accadendo sulle strade.