“Contro i tagli alla scuola è in gioco il futuro del paese”. Teresa Bellanova invita il governo ad intervenire con urgenza
Teresa Bellanova, parlamentare del PD, interviene in merito alle proteste che in questi giorni si moltiplicano in tutta Italia contro i tagli alla scuola decisi dal Governo. “Ai lavoratori della scuola la mia solidarietà e il mio impegno, visti gli effetti dell’ennesima scellerata manovra di questo Governo ad opera della 'strana coppia' Gelmini-Tremonti in un momento di gravissima crisi economica. I tagli che interessano il personale della scuola colpiscono soprattutto i precari e soprattutto il Sud, con una sorta di 'effetto domino' che peggiora una situazione già drammatica. Nel Mezzogiorno, infatti, vengono cancellate circa 10mila supplenze, svolte in questi anni da insegnanti precari di lungo corso che possono vantare adeguata esperienza e una legittima speranza di stabilizzazione. Migliaia sono invece i precari e i soprannumerari il cui futuro rimane incerto”. Secondo Teresa Bellanova il Gverno centrale non ha a cuore il futuro del Paese, che nella scuola ha le sue basi. “Il Mezzogiorno – continua – vessato in ogni modo da un centrodestra schiavo di Bossi, rischia il peggioramento di quella che può già essere definita un’emergenza sociale. Meno insegnanti e meno personale Ata significa una scuola più povera, con aule più affollate anche a causa della contrazione delle classi, con il ritorno a un metodo prevalentemente frontale e meno attento alle esigenze individuali degli alunni. Non solo: a Sud tutto questo significa ancora meno posti di lavoro e quindi ancora più famiglie senza reddito”. Poco possono fare gli enti locali, secondo la parlamentare, impossibilitati sia dal punto di vista normativo sia da quello economico a dare risposte a questa vicenda. Bellanova, come esponente del Partito Democratico e rappresentante del Mezzogiorno, promette d'impegnarsi con ogni mezzo per sollecitare il Governo a decisioni risolutive prima dell’inizio dell’anno scolastico.