Abruzzo chiede. Salento risponde

Una serata di solidarietà per l'Abruzzo, mirata a raccogliere fondi per la ricostruzione della Basilica di Santa Maria di Collemaggio

La Città di Santa Cesarea Terme ha assunto una iniziativa di alto valore nazionale, per testimoniare la sincera riconoscenza che si deve ai tantissimi gruppi impegnati a prestare soccorso e supporto nel dopo terremoto. Saranno presenti, la sera del 29 agosto prossimo, alle ore 21.30, i valorosi volontari della Protezione Civile, i rappresentanti del Corpo dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa Italiana e delle varie “Misericordie”, provenienti dal Salento, che hanno subito operato ed ancora operano per far fronte alla calamità dell'Abruzzo e della Città di L'Aquila, in particolare. La manifestazione è stata realizzata con il patrocinio del Presidente della Regione Abruzzo, Chiodi, dell'Arcivescovo di L'Aquila, Mons. Molinari e della Presidente della Croce Rossa Italiana – Abruzzo, Sig.ra Letta; in rappresentanza l'Unione Europea, il Governo Italiano, la Regione Puglia, le Province salentine di Lecce, Brindisi e Taranto. “Fra L'Aquila, Collemaggio, Papa San Celestino V e la ricorrenza della Perdonanza Celestiniana del 29 agosto – così cara agli abruzzesi – c'è una trama secolare che si snoda e merita di essere rievocata, proprio quest'anno, a pochi mesi dallo sconvolgente sisma del 6 aprile scorso che ne ha lesionato le identità; frammenti di importanti testi sono stati selezionati per tratteggiare il legame del capoluogo abruzzese “immota manet” alla venerata figura del romano pontefice, Fra Pietro del Morrone. Si vuole così affettuosamente rappresentare la genuina qualità del Pastore, amatissimo nelle sue terre di Abruzzo, simbolo di semplicità e di vera carità”. Sull'onda di questo elevato esempio, si sente il bisogno di solidali interventi ed azioni individuali e collettive, indispensabili nel momento di emergenza. A rappresentare il senso di una vocazione morale e civile per l'Abruzzo ferito della gente salentina, pronta a dare una mano, nel logo dell'evento idealmente si ritrova la fusione fra il caratteristico rosone romanico di Collemaggio, Chiesa madre d'Abruzzo e quello della Cattedrale di Otranto, porta d'Oriente d'Italia.

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