Due assessori si dimettono. L'opposizione chiede un Consiglio

Ugento. I gruppi di opposizione chiedono all'Amministrazione un “segnale di discontinuità con la politica attuata finora”

In seguito alla dimissioni di due assessori dalla giunta comunale di Ugento (Antonio Ponzetta, con delega allo Sport e Politiche giovanili, e Dino Congedi, con delega al Turismo) i consiglieri di opposizione hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio comunale per discutere di quello che hanno definito “il progressivo sfaldamento della maggioranza di governo che sta determinando la paralisi amministrativa del Comune proprio nel pieno della stagione turistica, con le località marine e gli operatori turistici – hanno aggiunto – abbandonati a se stessi, e senza una minima programmazione di eventi e di manifestazioni. Il tutto – hanno continuato – proprio in un centro turistico, come Torre San Giovanni, che fino a qualche anno fa rappresentava un fiore all’occhiello nel panorama turistico salentino, regionale e nazionale, e che oggi viene soltanto ricordato per gli abusi nel rilascio di concessioni demaniali, per le speculazioni edilizie anche nel parco naturale, per l’assenza dei servizi indispensabili di supporto alle attività turistico-ricettive”. I gruppi consiliari dell’Udc, del Pd, dell’Idv, del PdCI e dei Verdi hanno pertanto depositato un ordine del giorno, che verrà discusso nel Consiglio comunale convocato alle ore 9.30 di giovedì prossimo. In particolare, i consiglieri di opposizione chiedono al Consiglio comunale di impegnare il sindaco e la Giunta a dare un segnale concreto di discontinuità rispetto alla politica “finora attuata nella gestione amministrativa dell’Ente, privilegiando e anteponendo il dialogo con i cittadini alla conflittualità diffusa, la trasparenza delle decisioni alla riservatezza degli atti, la legittimità dei provvedimenti e l’interesse generale alle aspettative dei singoli” e ad adottare provvedimenti immediati per il rilancio del turismo e per la riqualificazione urbana della frazione Torre San Giovanni. Chiedono, inoltre, di impegnare il sindaco a non nominare, fino alla fine del mandato amministrativo, il settimo assessore comunale anche al fine di dare, attraverso il risparmio delle somme da destinare al pagamento dell’indennità di funzione, “un chiaro segnale di moralità della politica locale proprio in un periodo, come quello attuale, di difficile e persistente crisi economica”. In allegato il testo di discussione di ordine del giorno.

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