I carabinieri del nucleo operativo ecologico di Lecce hanno sottoposto a sequestro 43 tonnellate di rifiuti plastici
Nel porto di Taranto, presso il molo polisettoriale, i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, unitamente all'ufficio antifrode dell'agenzia delle dogane di Taranto, hanno sottoposto a sequestro 43 tonnellate di rifiuti plastici. I rifiuti erano costituiti da polimeri di materie plastiche frammisti a rottami metallici, contenenti sostanze oleose, provenienti da demolizioni di autoveicoli, in procinto di essere spediti in Cina, con documentazione che falsamente li classificava come rifiuti di imballaggi in plastica. E' stato richiesto, inoltre, l'intervento dei tecnici dell'Arpa per procedere ad un campionamento dei rifiuti al fine di verificarne la pericolosità. Nella circostanza, dopo aver bloccato la spedizione oltrefrontiera ed apposto i sigilli ai due container, i carabinieri hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Taranto , per traffico transfrontaliero di rifiuti , il legale rappresentante della società di provenienza dei rifiuti, che ha sede nella provincia di Frosinone. Anche questa operazione s'inquadra nell'ambito del protocollo d'intesa stipulato tra il comando carabinieri per la tutela dell'ambiente e l'agenzia delle dogane che ha come finalità proprio quella di monitorare e verificare il fenomeno del traffico transfrontaliero di rifiuti ed il controllo delle spedizioni.