Provinciali. Chi è già consigliere

Comunque vadano le cose al ballottaggio, c'è chi un posto a Palazzo dei Celestini ce l'ha già. I consiglieri certi e quelli in stand-by

Qualunque sia l’esito del ballottaggio, in Consiglio provinciale alcuni scranni sono già stati occupati. Di certo c’è che alla maggioranza spetteranno 22 postazioni in tutto, mentre all’opposizione ne andranno 14. Ciò significa che chi tra Antonio Gabellone (centrodestra) e Loredana Capone (centrosinistra) dovesse uscire sconfitto dalle urne, dovrebbe dividere i banchi della minoranza con Adriana Poli Bortone ed i suoi. Al Terzo Polo vanno in tutto cinque seggi: uno è quello di Adriana Poli Bortone, che entra di diritto in Consiglio in quanto candidata alla carica di presidente; due a testa per Udc (Mino Frasca, di Nardò, e Giovanni Tundo, di Galatone) ed Io Sud (i leccesi Paolo Cairo e Severo Martini). Certamente eletti, nelle fila del Pd, sono: Cosimo Durante, sindaco di Leverano ed assessore provinciale uscente; Sergio Blasi, primo cittadino di Melpignano, Alfonso Rampino, consigliere uscente di Trepuzzi; Gabriele Caputo, ex vicesindaco di Casarano. Un posto a testa per le liste “Salento c’è” (Giovanni Siciliano, di Nardò), Italia dei valori (Gianfranco Coppola, di Ugento) Partito socialista (Vittorio Potì), lista Pellegrino (Aurelio Gianfreda, di Poggiardo), “Democratici e riformisti” (Fabrizio Cosimo Cagnazzo, di Leverano), “Sinistra per il Salento” (Giuseppe Salvatore Piconese, di Otranto) e Rifondazione comunista (Antonio Vincenti, del collegio Parabita-Tuglie-Alezio). Per il PdL entreranno sicuramente a Palazzo dei Celestini sei consiglieri: Gianni Marra, sindaco di Squinzano; Ernesto Toma, di Maglie; Silvano Macculi, primo cittadino di Botrugno; Roberto Marti, assessore all’Urbanistica al Comune di Lecce; Francesco Pacella, vicesindaco di Ugento; Pasquale Gaetani, consigliere uscente. Per “La Puglia prima di tutto” sono già dentro Mino Miccoli, di Squinzano; Pierluigi Pando, di Copertino, e Sandro Quintana, di Gallipoli. Salgono sicuramente a Palazzo anche Bruno Ciccarese, di Cavallino (“Progetto per il Salento”); Stefano Munitello, di Racale (“Azzurro popolare”). In caso di vittoria di Loredana Capone, del Pd entrerebbero in Consiglio anche Roberto Schiavone, di Campi; Sandrina Schito, di Copertino; Fabrizio Marra, di Lecce; Carlo Rovito, di Acquarica del Capo; Antonio Giordano, di Squinzano. Riguardo ai partiti minori, sperano nella vittoria del centrosinistra anche Donato Filoni, di Galatina, e Nando Pedaci, di Vernole (lista Di Pietro); i socialisti Luigi Calò (Corigliano) e Aldo Tarantini (Cutrofiano); l’esponente di Rifondazione Vito D’Argento (Taviano). Se a vincere dovesse essere Gabellone, invece, andrebbero a Palazzo dei Celestini anche gli esponenti del PdL Giorgio Primiceri, di Matino; Giovanni Stefano, di Casarano; Salvatore Marcello Di Mattina, di Gallipoli; Francesco Cimino, di Racale, Livio Nisi, di Galatone. Restano in stand by anche Massimo Como, di Campi, e Antonio Renna, di Racale (entrambi de La Puglia prima di tutto”); Tonino Rosato, di Salice salentino, Salvatore Polimeno, di Sogliano Cavour, Paolo Merenda, di Parabita (Udeur); Mario Pendinelli (“Patto per il Salento”).

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