Ballottaggio o Primarie?

Evitato lo scontro diretto delle Primarie del Pd, Ivan De Masi e Claudio Casciaro saranno rivali al ballottaggio del 21 e 22 giugno

L’uscita di Claudio Casciaro dal Partito Democratico, e quindi il successivo passaggio nel centro-destra, fu la conseguenza della sua rinuncia a misurarsi alle primarie del Partito Democratico contro Ivan De Masi. Alla fine, però, Casciaro sarà costretto ad affrontare in una sfida a due il rivale. Non saranno primarie di un partito, ma elezioni generali che valgono il futuro della città. Ivan De Masi è naturalmente soddisfatto del responso delle urne. “E’ straordinario il fatto – osserva l’imprenditore – che un esordiente ottenga un tale risultato. Mi fa onore e mi riempie di orgoglio. Aspettiamo i risultati ufficiali – prosegue De Masi – ma se dovessero essere confermati il dato importante che emerge è che la città si è già espressa su quale maggioranza dovrà governare”. De Masi mette subito in rilievo il dato più eclatante di queste elezioni: il controllo della sua coalizione del Consiglio Comunale, anche se dovesse perdere il ballottaggio. Su questo aspetto, però, il suo rivale, Claudio Casciaro, decide di glissare. “Si tratta di un aspetto tecnico da approfondire – afferma – ne riparleremo con più calma”. Per quanto riguarda il commento al voto, Casciaro accetta il risultato “con serenità anche perché – spiega – era difficile, in una realtà come Casarano, prevedere una vittoria al primo turno. Non resta ora che lavorare, rilanciando la sfida che ci ha impegnato in queste settimane, cercando il consenso di tutte le forze moderate e di centrodestra”. Gli appelli del centro-destra sono rivolti essenzialmente verso Francesca Fersino e il suo gruppo, che fino a due mesi fa controllavano il PdL casaranese. Il comitato della bancaria ha smentito le voci di un accordo già siglato con Casciaro. “Già il risultato del ballottaggio è pregiudicato in base ai risultati del primo turno – rivela la vincitrice morale di queste elezioni – ma anche se si facesse un accordo, mi chiedo che tipo di comportamento avrà Casciaro con i suoi ex amici del Pd”. I vertici della coalizione della bancaria si riuniranno nei prossimi giorni per decidere il da farsi. Per Enrico Fattizzo, infine, il risultato finale è “un po’ deludente”. “Le prime proiezioni al 10% – spiega il candidato della sinistra – ci hanno illuso ed anche per questo il 5,8 % finale sa di sufficienza stiracchiata dinanzi ad una nostra aspettativa pari all’8%”. Fattizzo, tuttavia, evidenzia “il segnale di cambiamento della città nel crollo del Pd e del sindaco Venuti”. Circa eventuali accordi per il ballottaggio, il candidato della Sinistra (che smentisce categoricamente di aver già incontrato il ministro Fitto), ritiene che non ci siano “preclusioni di sorta” e che “potremo anche appoggiare chi rispetterà alcuni punti fondamentali del nostro programma quali la legalità, la trasparenza, la riqualificazione del centro storico insieme ad ambiente e salute”. Nulla è escluso, dunque, compresa la possibilità di un eventuale disimpegno.

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