Scarico illecito di reflui a Parabita

Il Noe ha segnalato alla Procura quattro persone, tra proprietari ed amministratori delle società di gestione e di conduzione dell'impianto di depurazione

A conclusione delle indagini seguite al sequestro del depuratore di Parabita i carabinieri del Noe di Lecce hanno inoltrato una comunicazione alla Procura della Repubblica di Lecce, alla cui attenzione sono state poste le posizioni di quattro persone, tra proprietari ed amministratori delle società di gestione e di conduzione dell'impianto di depurazione di Parabita e dei campi di spandimento, dai quali, in più circostanze, i reflui erano tracimati nei terreni limitrofi. Le ipotesi di reato contestate prevedono lo scarico di acque reflue in assenza di idonea autorizzazione, il superamento dei limiti tabellari per alcune sostanze inquinanti di natura organica ed il getto pericoloso di cose.

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