Giovanni Pellegrino si discolpa dalle accuse di Antonio Gabellone
Giovanni Pellegrino risponde ad Antonio Gabellone, invitandolo a continuare a leggere con attenzione e diligenza gli atti della Provincia anche in campagna elettorale
L’enfasi di una campagna elettorale appena iniziata priva, secondo Giovanni Pellegrino, presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone della capacità, che in questi anni ha avuto, di leggere con diligenza e attenzione gli atti della Provincia. “Non è vero – dice il presidente della Provincia – che io abbia pubblicato un bando di evidenza pubblica per la nomina dell’amministratore unico di Alba Service, ancora prima che il Consiglio provinciale approvi una modifica dello Statuto della partecipata da me proposta e che il Consiglio provinciale esaminerà nella seduta odierna”. L’avviso del 16 aprile 2009 n. 31365 di Giovanni Pellegrino attiva, infatti, a seguito delle dimissioni di Giuseppe Ruggeri, il procedimento di nomina di un nuovo consigliere di amministrazione secondo lo statuto vigente, dando atto che l’organo esecutivo della società continua ad essere composto da tre membri. E’ di tutta evidenza che una modifica statutaria non potrà trovare attuazione prima della sua entrata in vigore e per questo non basta una deliberazione del Consiglio, essendo anche necessario che l’assemblea straordinaria della società sia convocata nelle forme notarili e nel rispetto dei termini della pubblicità previsti dalla legge. “Mi sorprende che Antonio Gabellone – aggiunge Pellegrino- nella correttezza che ha sempre caratterizzato il nostro confronto, mi abbia potuto ritenere colpevole di un così grave errore giuridico”. E prosegue: “Posso accettare l’addebito di non essere stato abbastanza dinamico, ma non quello di non avere avuto nei miei atti la cura formale dovuta alla mia lunga esperienza di avvocato”. Chiede, pertanto, alla cortesia di Antonio Gabellone di prendere e di dargli atto di ciò, affinchè il problema delle modifiche statutarie di Alba Service sia affrontato nell’ultimo Consiglio provinciale con la pacatezza e la serenità che hanno caratterizzato l’intera consiliatura; per consentire al consiglio di amministrazione integrato dal nuovo membro di giungere alla fine del proprio mandato, così rispondendo positivamente alla critica di Gabellone di averlo voluto da subito decapitare. “Mi sembra giusto, infatti – conclude Pellegrino – che non sia io, ma chi mi succederà nella presidenza della Provincia, a nominare il primo amministratore unico della partecipata”.
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